Non è passata inosservata la proposta di Ameli, segretario del PD di Ascoli, di ospitare Amazon nel Piceno. Per Bocchini di Confindustria Ancona si tratta di una mozione “quantomeno inopportuna, in un momento in cui la nostra regione deve fare i conti con il rischio dì perdere un importante volano dì crescita per il suo territorio. Abbiamo preso una posizione decisa contro gli errori commessi nella gestione della vicenda da parte della Regione, ma con la stessa fermezza auspichiamo che i vertici regionali del PD condannino con fermezza la proposta dì Ascoli. È imbarazzante che si parli di sconfitta della politica regionale e poi si proponga una soluzione all’interno della stessa Regione”.
Pierluigi Bocchini si domanda se le Marche siano destinate ad essere una regione al plurale, incapace di fare sistema e dove di fronte ad un’opportunità di sviluppo per l’intero territorio si sceglie di disperdere le energie in contrasti campanilistici, perdendo di vista il bene comune. Il risultato per il segretario Confindustria anconetano non può che essere la sconfitta di tutta la regione, sempre più divisa e marginalizzata. “Senza dimenticare che fu proprio il PD stesso a porre dei paletti: accanto ai benefici dell’insediamento di Amazon all’Interporto, si metteva in dubbio la qualità dell’occupazione che ne sarebbe derivata, le garanzie sulla longevità dell’insediamento, l’impatto su traffico e ambiente. Ora gli stessi si stanno scagliando contro la regione perché il progetto inizia ad arenarsi tra varie difficoltà”.
Amazon è la principale azienda di commercio elettronico al mondo. Fondata nel 1994 da Jeff Bezos, ha sede a Seattle nello stato di Washington e ha raggiunto l’utile di esercizio per la prima volta nel 2003. Oggi ha un fatturato di 470 miliardi di dollari e impiega 840.000 lavoratori in tutto il pianeta. Alla fine del 2010 è stata fondata Amazon Studios, la divisione aziendale che si occupa di fumetti, film e serie tv, ormai rivale di Netflix e Hulu.