Decreto aiuti, Confagricoltura: “interventi positivi e concreti”

È in via di pubblicazione il Decreto Legge che introdurrà misure urgenti su politica energetica, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, oltre a politiche sociali e per contenere gli effetti della guerra in Ucraina. A tal proposito il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha dichiarato che “gli interventi destinati alla liquidità e agli investimenti per le imprese sono concreti. Apprezziamo in particolare i provvedimenti per le PMI agricole, della pesca e dell’acquacoltura che innalzerebbe al 100% l’intervento della garanzia diretta ISMEA per le imprese che hanno avuto un incremento dei costi per l’energia, i carburanti o per le materie prime”.

Il provvedimento deciso dal Consiglio dei ministri crea nuovi strumenti per contrastare gli effetti della crisi scatenata dal conflitto ucraino. Per l’energia sono previste misure per ridurre i costi, semplificare le autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti, con l’obiettivo di potenziare la produzione energetica nazionale. Confagricoltura esprime soddisfazione per le specifiche misure volte a potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo, in un’ottica di diversificazione e non solo di autoconsumo, anche attraverso le misure del PNRR dedicate alla transizione verde.

“Sul fronte energetico è proprio l’agricoltura ad essere in prima linea per contribuire a diminuire la dipendenza energetica italiana dall’estero, a partire dal gas russo, attraverso il biogas agricolo. Abbiamo calcolato che in poche settimane possiamo aumentare del 20% la produzione elettrica da biogas, per arrivare ad un aumento fino al 200% entro i prossimi tre anni. Importante anche la possibilità di utilizzare il concime organico per rispondere alla minore disponibilità di fertilizzanti chimici dalla Russia”.

Confagricoltura, infine, apprezza anche le misure previste per il rafforzamento dei crediti d’imposta, per gli investimenti in beni immateriali, per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche, nonché il credito d’imposta del 28% per gli autotrasportatori, riconosciuto per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante. “Il primario, con la giusta attenzione, può aumentare il suo già importante contributo al Paese, far crescere l’auto-approvvigionamento delle produzioni alimentari, limitare le dipendenze energetiche e contribuire a costruire una base economica solida per l’Italia”.

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