A14 martoriata dai cantieri, CNA Fermo non ci sta

L’autostrada A14, principale arteria stradale adriatica, versa in condizioni non buone. Questo penalizza i viaggiatori ma anche, e soprattutto, gli imprenditori che perdono denaro e invocano soluzioni rapide e concrete. “Basta chiacchiere, proclami e annunci vari. Bisogna ragionare seriamente per iniziare i lavori fin da subito” dice Emiliano Tomassini, Presidente CNA Fermo. “Sulla strada i problemi sono sempre gli stessi e nel quadro generale si è inserito anche il discorso dell’alta velocità. È un aspetto di cui approfittare, perché sebbene sia un progetto parallelo a quello dell’autostrada, con tempistiche diverse, rappresenta un’occasione per un ragionamento complessivo, uscendo fuori dai campanilismi”.

L’A14 è una quotidiana perdita di tempo e risorse, perché ci vogliono ore per percorrere tratti anche piuttosto brevi. Per il direttore generale Alessandro Migliore “questo va a scapito del lavoro di tutti, oltre a costituire un grave danno per il turismo del territorio. La politica degli annunci, a chi giova? Non certo agli utenti, imprese e cittadini, che si trovano imbottigliati e restano ancora senza risposte”. CNA di Fermo chiede la terza corsia nel sud delle Marche, posizione condivisa dalle altre associazioni di categoria e dalle parti sociali nell’ambito del Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo del Fermano. Tuttavia sembra si sia tornati indietro perché al momento, causa cantieri, si marcia su una sola corsia.

“Sull’A14 arrivano i contributi di tanti” sottolinea Migliore “ma appunto sono solo idee, nulla di concreto. Quando invece bisogna avere contezza delle risorse eventualmente necessarie, come reperirle, quali territori interessare e soprattutto in quali tempi”. Per CNA l’arretramento dell’autostrada potrebbe essere un progetto su cui ragionare, ma di sicuro non porterebbe benefici nell’immediato: “la corsa agli annunci è castrante, contribuisce solo ad un’immagine del territorio sempre più frammentato, allungando tragicamente i tempi con cui il decisore finale dovrebbe agire”.

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