FAT: “si diano garanzie ai tabacchicoltori”

Fabio Rossi, il presidente della FAT – Fattoria Autonoma Tabacchi che rappresenta circa il 45% dei produttori OPTA, non ritiene che le attuali proposte fatte dal trasformatore Deltafina per il raccolto 2022 siano sufficienti a garantire un minimo di sostenibilità economica ai propri agricoltori. La base prezzo 2021 offerta da Deltafina per il calcolo dei costi 2022 è, infatti, nettamente al di sotto dei costi certificati da ISMEA di migliaia di euro ad ettaro.

La Fattoria apprezza il lavoro svolto dalla Regione e dall’assessore Morroni attraverso la cabina di regia. Dopo gli incontri promossi dal governo con sindacati e multinazionali, però, “il sottosegretario Centinaio deve trovare dare garanzie ai tabacchicoltori che tra un mese devono iniziare i trapianti”. L’incertezza e le proposte di contratto presentate finora hanno portato ad una riduzione delle superfici investite per il 2022 di oltre il 25% rispetto al 2021: OPTA produrrà quest’anno circa 3-3,5 milioni di kg in meno, con una riduzione di circa 500/600 posti di lavoro nella fase della produzione.

A ciò si aggiunge anche la crisi nella fase della trasformazione e del TTI che è il trasformatore di proprietà degli agricoltori che da 10 anni garantisce prezzi sostenibili di acquisto ai propri soci e lavoro ad oltre 300 persone durante i mesi invernali. Rossi ribadisce che la trattativa con il trasformatore Deltafina è portata avanti esclusivamente da OPTA e non certo dalle singole cooperative, come qualcuno cerca di far credere per creare scompiglio all’interno della base associativa.

La FAT si allinea incondizionatamente alla dichiarazione OPTA e del presidente Libero Valenti: “Libero Valenti, presidente O.P.TA. (Organizzazione Produttori Tabacco), dichiara che l’Associazione O.P.TA. è il solo soggetto delegato a rappresentare le Cooperative associate (Fat, Arpt ed Agricooper) e che, in merito alle trattative per il raccolto 2022 in essere con Deltafina quale partner commerciale di JTI, conferma la disponibilità a proseguire il confronto, restando ancora da definire elementi utili per la sostenibilità della coltivazione di tabacco”.

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