Rincari, i benzinai lasciano i self-service al buio per protesta

Il caro-benzina non è più sopportabile dai gestori degli impianti che hanno deciso di protestare: da lunedì 14 marzo, i benzinai lasceranno gli impianti con self-service al buio durante le ore notturne, in Piemonte come nel resto d’Italia. Una misura estrema dettata dalla disperazione per i rincari fuori controllo; i gestori l’avevano annunciato nei giorni scorsi e ora la notizia è ufficiale.

Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, associazione dei gestori, spiega che la scelta è dettata dai rincari di benzina e gasolio mentre i ricavi dei benzinai rimangono fissi a circa 3,5 centesimi al litro. “In compenso, i litri erogati diminuiscono proprio a causa dell’incremento dei prezzi e i costi di gestione aumentano: l’aumento medio delle bollette elettriche è del 135%, che in un anno si traduce in 10.000 Euro in più per ogni impianto, un rischio per la sopravvivenza delle imprese. Siamo coscienti che la nostra decisione potrà comportare disagi per i consumatori, ma crediamo di avere la loro solidarietà perché noi e loro siamo ugualmente vittime della situazione”.

I rappresentanti di Faib-Confesercenti hanno scritto ai parlamentari per sensibilizzare il governo a intervenire per consentire a benzinai, consumatori e imprese di mitigare gli effetti del fenomeno. La mancata risposta ha provocato indignazione: “il governo non può limitarsi a far cassa grazie all’incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie. Per noi il governo dovrebbe applicare immediatamente la legge 244/07, in tema di accisa mobile o anticiclica che consente di sterilizzare gli aumenti della tassazione sui carburanti e stabilizzare famiglie ed operatori economici. Gli strumenti ci sono, è necessaria la volontà politica”.

Nel frattempo i prezzi continuano a crescere senza controllo. La benzina verde era a 1,724 Euro al litro il 6 gennaio 2022, oggi 9 marzo è a 2,419 con un aumento del 40,3% in due mesi, nello stesso lasso di tempo il gasolio è passato da 1,619 Euro al litro a 2,449 (+51,2%), con un aumento di 53 centesimi soltanto nell’ultima settimana.

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