Confagricoltura Brescia plaude al decreto sulle pratiche sleali

Confagricoltura Brescia ha espresso soddisfazione e compiacimento per l’approvazione del decreto legislativo 198/2021, che introduce una lista nera di pratiche commerciali sleali e un elenco grigio di pratiche non contrattate in forma chiara e precisa tra i soggetti della filiera. I coltivatori bresciani e italiani in generale saranno un po’ più tutelati e protetti da comportamenti discutibili come ha ribadito anche il presidente Giovanni Garbelli, sostenendo che “è auspicabile l’integrazione tra agricoltura, commercio e industria, in un momento in cui i costi di materie prime ed energia strozzano gli imprenditori”.

Di tutto ciò si è parlato in un convegno organizzato da Confagricoltura Brescia dal titolo “Pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare: come le nuove norme tutelano gli agricoltori”, cui hanno partecipato il presidente Garbelli, il sottosegretario per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio, Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali, Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, e l’avvocato Francesco Fasani.

Il presidente Garbelli ha ribadito che bisogna rilanciare, andando a stringere accordi quadro nelle filiere dei vari settori e aiutando i comparti più in difficoltà come quello lattiero-caseario e dei suini, investiti da crisi profonde sfociate lo scorso autunno nella richiesta di un riequilibrio dei prezzi del latte, non ancora ottenuto, e nel riallineamento delle posizioni nella Cun suini. “Le organizzazioni sindacali e le istituzioni devono impegnarsi nel passare dalla normativa, che tutela le buone pratiche nei rapporti di filiera, alla realtà che gli agricoltori vivono ogni giorno”.

Uno degli aspetti emersi nel convegno è stato il problema dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che conduce a squilibri che conducono alla vendita dei prodotti sotto costo. Le conseguenze sulle aziende agricole sono pesanti anche nel bresciano; per questo, secondo Confagricoltura Brescia, “bisogna far comprendere ai cittadini che i prodotti agricoli, e in particolare quelli alimentari, devono avere un giusto prezzo. È necessario definire cosa sono i costi di produzione e mantenerli aggiornati”, ha ribadito il presidente Garbelli.

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