Marche, finanziate altre 36 imprese nell’Area di crisi Piceno-Val Vibrata

La Regione Marche ha stanziato altri fondi per finanziare 36 progetti nell’ambito della graduatoria dell’Avviso Creazione d’impresa per l’Area di crisi complessa Piceno-Val Vibrata. In particolare, sono stati erogati 732.500 Euro che vanno ad aggiungersi ai 1,5 milioni con cui in ottobre erano state finanziate le prime 80 imprese, attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari della Programmazione regionale del Por FSE 2014/2021.

Va precisato che i 36 progetti erano stati giudicati idonei ma non finanziabili per esaurimento delle risorse: da qui lo stanziamento delle risorse. A beneficiare della misura sono nuove imprese o studi professionali che, al momento della liquidazione del contributo, hanno sede legale od operativa nell’Area di crisi complessa Valle del Tronto-Val Vibrata- Piceno. I finanziamenti a fondo perduto concessi vanno da 15.000 a 35.000 Euro. La graduatoria è visibile sul sito: www.regione.marche.it nella sezione “Lavoro e creazione d’impresa”.

Come spiega l’assessore alle Aree di crisi industriali Guido Castelli, la misura segna “un ulteriore sostegno per un territorio che ha subito gli effetti della crisi economica, del sisma e del Covid. L’obiettivo è fare emergere le virtù e l’ingegno dei marchigiani, dando slancio alla creazione di nuove imprese e facendo restare i giovani, spesso costretti ad andarsene dal proprio luogo d’origine per realizzarsi professionalmente. Si incoraggia la creazione di nuove aziende nella zona del cratere sismico, al fine di favorire rilancio e rivitalizzazione”.

Per l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, i progetti sul tavolo delle istituzioni sono molti e tutti utili. In particolare ci sono stati interventi per la creazione d’impresa come lo scorrimento della graduatoria per l’Area di crisi complessa Val Vibrata-Piceno. “Non posso che meravigliarmi e compiacermi per la voglia di fare e volontà di progredire e mettersi in gioco che c’è in questo territorio da parte di tanti marchigiani che si impegnano e lavorano, nonostante le difficoltà che si sono registrate negli ultimi anni”.

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