Congresso Sicet, Gino Bernardini confermato segretario

Si è tenuto a Terni presso la sede locale della Cisl, il congresso del Sicet – sindacato inquilini casa e territorio – dal titolo “La casa, diritto di tutti: per un abitare inclusivo e sostenibile”. Per l’occasione si è proceduto all’elezione delle cariche che ha visto la riconferma del segretario Gino Bernardini affiancato da Francesco Borscia e Marta Molinari. Ad intervenire il segretario dei Pensionati di Terni, Flavio Confaloni, il referente Cisl Terni Riccardo Marcelli e Simona Garofano della segreteria regionale Cisl.

Il neo rieletto ha posto l’accento sulla questione abitativa, da tempo relegata al margine del dibattito e ora tornata d’attualità per il progressivo impoverimento e invecchiamento della popolazione e del patrimonio immobiliare. In legge di bilancio si registra purtroppo un taglio drastico delle risorse contro il disagio abitativo, che passeranno dai 240 milioni di Euro del 2022 ai 10 milioni per il 2023 e per il 2024. Aumentano i fondi alla voce “Casa e assetto urbanistico”, passando da quasi 670 milioni per il 2021 a poco meno di 790 milioni per il 2022.

“L’Umbria è una regione vecchia che continua a invecchiare, si fatica a trovare soluzioni adeguate alle esigenze abitative degli anziani fragili. L’80% degli anziani vive in un’abitazione non adeguata alle proprie esigenze, ma il 64% non la lascerebbe. Occorre ripensare i modelli abitativi esistenti investendo nel social housing, mappando i problemi sociali esistenti e progettando modelli di intervento sperimentali che rispondano ai bisogni individuati”. Bernardini ha poi espresso contrarietà allo scaricabarile tra Stato e Regioni riguardo l’edilizia residenziale pubblica.

Per quanto riguarda l’Umbria, sono stati stanziati oltre 7 milioni per interventi nell’edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dagli eventi sismici del 2016 e 2017 come Arrone, Cascia, Ferentillo, Foligno, Monteleone di Spoleto, Scheggino e Montefranco e Norcia. “Serve un costante dialogo sociale con l’assessore Enrico Melasecche, che al momento non c’è. La regione ha stabilito che anche per il 2022 le variazioni di importo del canone di locazione non dovranno superare il 10% sia in aumento che in diminuzione: questo potrebbe tradursi in aumenti drastici per gli assegnatari, anche del 200%”.

Bernardini mette poi in allarme sul fenomeno dell’affitto di abitazioni a fine turistico e di tutti i contratti al di fuori della normativa, che precarizzano gli inquilini in affitto nel mercato privato. Il referente Cisl Marcelli ha ricordato che a Terni ci sono poche nascite e la popolazione invecchia, un fenomeno che rende necessario pensare a politiche abitative rigenerative. “Come Cisl Terni chiediamo ad Ater, Comuni, Regioni e ordini professionali di elaborare progetti e idee innovative che diano alle persone e alle loro famiglie dignità, anche nella qualità abitativa”.

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