Marche, il vicepresidente Carloni contro gli aumenti delle materie prime

La Regione Marche ha chiesto ufficialmente l’intervento dello Stato per fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime che sta affossando gli allevatori produttori di latte bovino e bufalino. Lo ha fatto tramite il vicepresidente Mirco Carloni che ha inviato una lettera all’assessore Federico Caner della Regione Veneto, capofila in materia di agricoltura, sollecitando anche il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli per approvare provvedimenti statali e stabilizzare i costi dell’energia elettrica, dei carburanti e degli altri fattori di produzione, il cui rincaro non può essere sostenuto dalle imprese e dal mercato. Servono poi interventi diretti del Ministero a sostegno degli allevatori di latte bovino e bufalino, costretti a produrre in perdita.

Carloni ha ribadito che le Marche stanno cercando di predisporre misure urgenti a favore degli allevatori per dare liquidità alle imprese e quindi un po’ di ossigeno alle casse delle aziende, ormai provate. Il vicepresidente ha esortato lo Stato a stare vicino agli agricoltori per non vanificare i provvedimenti adottati dalle amministrazioni locali. “Tutti i fattori di produzione hanno subito un forte aumento dei costi mentre il prezzo di vendita di latte e formaggi è rimasto praticamente invariato, poiché il potere di acquisto dei consumatori italiani è stato eroso dalla pandemia”.

Secondo le cifre di Carloni i costi di produzione degli allevamenti bovini e bufalini da latte nel corso del 2021 sono aumentati del 40% rispetto al 2020 e, pertanto, per essere completamente riassorbiti sarebbe necessario aumentare i prezzi del latte in stalla del 20% rispetto alla situazione attuale”. Nel settore della trasformazione lattiero-casearia si sono avuti rincari altrettanto drastici: il latte fa segnare 16%, i costi energetici 24% e il confezionamento 20%. “È cruciale che questi interventi dello Stato siano presi urgentemente, in piena sinergia e accordo con le amministrazioni regionali”, conclude il vicepresidente della Regione Marche.

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