A Grottaglie un progetto di inclusione sociale dell’associazione Uomini Vivi

Il Gal Magna Grecia e l’associazione Uomini Vivi, sempre dalla parte dei disadattati e delle categorie ai margini della società, sono i promotori di un importante progetto sociale ambientato a Grottaglie, in Puglia. Come racconta la presidentessa Dora Spinosa, alla base c’era la volontà di “mettere a frutto la bellezza del luogo messo a disposizione dalla famiglia Bonfrate per creare qualcosa di utile per la comunità”.

Il progetto riguarda un Orto multifunzionale improntato ai principi dell’Agricoltura Sociale, inclusivo e terapeutico. Vi sono stati coinvolti immigrati che non riuscivano ad inserirsi nella nostra società perché non parlavano italiano e non avevano familiarità con la cultura locale, quindi non riuscivano nemmeno a trovare un lavoro a causa della mancanza di competenze specifiche. I giovani immigrati sono stati coinvolti nell’intero ciclo produttivo di ortaggi e piante officinali, traendone benefici relazionali e psico-fisici, imparando le tecniche base dell’agricoltura e accrescendo la propria autostima.

Un altro aspetto del progetto è stato “Orto didattico animali compresi o Orto del saper fare”, un percorso rivolto alle classi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo De Amicis di Grottaglie. I ragazzi, divisi in due gruppi da 30 tra cui minori con fragilità, sono stati ospitati a turno in giugno e luglio e in due settimane hanno frequentato la casa di accoglienza, conoscendone la storia, interagendo con gli animali e apprendendo i valori della solidarietà e della fratellanza.

La presidentessa dell’associazione Uomini Vivi, Dora Spinosa, ha commentato con soddisfazione che l’iniziativa ha riscosso successo nonostante le difficoltà legate al covid che ha stravolto le abitudini della società. “La disponibilità di tutti i volontari coinvolti nelle attività di progetto è stata un fattore determinante, ma per continuare ad operare Uomini Vivi ha bisogno dell’aiuto di tutti coloro che credono nella solidarietà”. La parola passa alle istituzioni e alla cittadinanza, che dovranno sostenere le future iniziative di Uomini Vivi.

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