A Todi Dario Bruschi eletto Presidente regionale di Terra Viva Umbria

Il 1 febbraio 2022 a Todi ha avuto luogo il primo congresso di Terra Viva Umbria, l’associazione affiliata alla Fai Cisl, che rappresenta oltre 500 aziende agricole in tutta la regione. I delegati hanno eletto come presidente Dario Bruschi, il quale sarà affiancato da Giuliano Casavecchia, Giuliano Granieri e Claudio Nardoni in qualità di vicepresidenti regionali. All’assemblea hanno presenziato il Presidente nazionale di Terra Viva Claudio Risso, il Segretario Generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, il Segretario Generale della Fai Cisl Umbria Simone Dezi e il Segretario Generale Cisl Umbria Angelo Manzotti.

L’Umbria, soprannominata “Cuore verde d’Italia”, ha una grande tradizione nel settore agricolo, con 16mila imprese agricole che impiegano oltre 13mila addetti. Nella regione ci sono 3.300 chilometri quadrati adibiti a superficie agricola utilizzata, quasi quanto le aree boschive con 3.900 e molti più degli oliveti che ricoprono 300 km2. Ci sono tanti allevamenti ovini e bovini, spesso associati in forma di consorzio. Del resto l’agroalimentare rappresenta un terzo del Pil nazionale con ben 538 miliardi di Euro.

Il neo presidente ha ricordato le grandi sfide da affrontare: l’uso dei 7 miliardi del PNRR, la nuova PAC 2023/2027 con 34 miliardi destinati all’Italia, il potenziamento dei distretti del cibo, dal biologico alle Dop e Igp. “Bisogna poi concentrarsi sulla prevenzione contro il dissesto idrogeologico che minaccia allevamenti e coltivazioni, nonché investire su meccanizzazione e digitalizzazione”. Il segretario Fai Cisl Onofrio Rota ha aggiunto che TerraViva è un progetto che rispecchia il pensiero del fondatore Giulio Pastore, che prevedeva la rappresentanza dei piccoli e liberi produttori agricoli”. Il messaggio è chiaro: Fai, Cisl e Terra Viva insieme possono creare un circuito virtuoso per tutelare lavoratori e imprenditori agricoli”.

In chiusura il Presidente nazionale Claudio Risso ha voluto dire la propria. Nel suo intervento ha posto l’accento sul lavoro dei tecnici del CAA degli agricoltori, i produttori umbri che hanno beneficato di contributi del primo pilastro PAC per circa 600mila Euro. Anche lui ha messo al centro le ingenti risorse in arrivo dal PNRR oltre all’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime. “È necessario potenziare il comparto, rendere redditizia per tutti la filiera agricola e aiutare i nostri iscritti a commercializzare le eccellenze del territorio grazie al progetto Coltiva il Gusto”.

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