Confesercenti Salerno, il turismo in Campania tra alti e bassi

Sono state festività natalizie tra alti e bassi per la Campania. Dopo i mesi più duri della pandemia, sembrava che il peggio fosse alle spalle inducendo Confesercenti Salerno all’ottimismo ma poi le recrudescenza dei contagi ha sparigliato le carte. Il Presidente Raffaele Esposito aveva commentato con soddisfazione l’aumento dei flussi turistici regionali e interregionali, anche grazie alla kermesse Luci d’artista sostenuta da Confesercenti, con il centro storico della città addobbato da sontuose luminarie: “l’auspicio è che si possa dare respiro a tutto l’indotto economico di Salerno e delle maggiori realtà satelliti del capoluogo”.

In zona c’era molta voglia di ripartire dopo i tanti sacrifici perché “questi segnali positivi non possono certamente cancellare e guarire la profonda ferita derivante dalla pandemia, specie per i piccoli imprenditori”. Dopo mesi di vacche magre con percentuali di riempimento che non arrivavano al 30-40%, in dicembre le presenze sono aumentate grazie ai vaccini e ai green pass, con comitive di turisti giunti da Puglia e Calabria: flussi contenuti ma che avevano lasciato ben sperare dopo i mesi peggiori della pandemia.

Invece, a partire dai giorni immediatamente precedenti alla Vigilia, l’aumento esponenziale dei contagi Covid dovuti alla variante Omicron ha portato alla cancellazione delle prenotazioni con chiare ripercussioni sul turismo. Le feste natalizie non sono andate come si sperava. Nicole Iuliani, coordinatrice di Aigo-Confesercenti Salerno città e costiera amalfitana, ha detto che “le previsioni per le feste si profilavano molto positive facendo auspicare una netta ripresa, anche in considerazione di Luci d’Artista. Invece, coincidendo il picco della quarta ondata con le festività natalizie, si è dovuto assistere ad alcune disdette, registrandosi così un trend negativo rispetto alle presenze degli anni passati”. La stessa precisa poi che è innegabile che ci sia stata, seppur in maniera ridotta, un’affluenza turistica che ha fornito l’ennesima boccata di ossigeno per il settore. Insomma una fine 2021 in chiaroscuro per il turismo campano: per dirla con un grande drammaturgo campano, “addà passa ‘a nuttata”.

Exit mobile version