ProLingua International: “maggiori opportunità di sviluppo e guadagno sono oggi riservate alle aziende che parlano inglese”

Freddy Nicolas

“Questi lunghi mesi di pandemia hanno profondamente modificato le abitudini di clienti e consumatori”,  osserva il dott. Freddy Nicolas, CEO e direttore di ProLingua international. “L’acquisto online di beni e servizi è una prassi sempre più diffusa: abbiamo familiarizzato con la tecnologia e abbiamo anche superato ogni diffidenza sulle transazioni economiche digitalizzate. Spesso non ci si preoccupa neanche più di sapere dove siano localizzate le aziende, l’importante è che sappiamo parlare la lingua del cliente, capirne i bisogni e risolvere in fretta eventuali problemi”.

ProLingua è partner ufficiale per l’Italia di Rosetta Stone e Global-Exam, leader mondiale del settore, e da oltre trent’anni offre soluzioni linguistiche ad organizzazioni pubbliche e private, integrando l’e-learning e l’ideazione di progetti formativi strategici.

“Grazie all’’internazionalizzazione dei mercati, in particolare tramite il mercato elettronico, oggi vengono proposti beni e servizi senza limiti geografici, pertanto maggiori opportunità di sviluppo e guadagno sono riservate alle imprese che parlano inglese”, sottolinea Nicolas. “Parlare inglese significa espandere il proprio mercato a dismisura, con incredibili opportunità di crescita. Il Made in Italy offre qualità ed è molto apprezzato nel mondo, ma ancora molte aziende italiane peccano di competenze comunicative nelle lingue straniere, rendendole meno competitive dal punto di vista commerciale. D’altro canto bisogna anche dire che gli HR manager sono ben consapevoli di questa problematica”, puntualizza Freddy Nicolas. “L’interesse dei vertici aziendali a migliorare le competenze linguistiche del proprio personale sta sicuramente aumentando. Spesso però le soluzioni tradizionali tardano a portare risultati. Vengono investiti tempo e denaro che evidenziano un ROI piuttosto basso, e questo scoraggia. Ecco perché, prima di attuare qualunque formazione, è indispensabile un incontro con i responsabili HR per pianificare ad hoc i processi formativi linguistici”.

In questi ultimi anni l’implementazione dello smart working ha subito un’impennata vertiginosa, anche le aziende che proponevano corsi di formazione hanno dovuto spostare online le attività, trasferendo i tradizionali corsi con docente in aule virtuali.

“Purtroppo questa è una soluzione che, nella maggior parte dei casi, si rivela inefficace: l’ora di formazione sincrona ha un costo elevato, l’apprendimento è confinato in un orario preciso che può andare in conflitto con le attività lavorative e moltissimi docenti applicano un metodo didattico basato sulla traduzione, che non aiuta gli studenti a sviluppare delle vere abilità comunicative”, aggiunge Freddy. “Saper scegliere, tra le tante proposte del mercato, lo strumento che risponde meglio ai propri bisogni è quindi il primo passo per aumentare l’efficacia della formazione linguistica in azienda”.

Ma quali sono le caratteristiche della piattaforma e-learning efficace dal punto di vista dei risultati?

“La facilità di accesso da qualsiasi device h24 , i contenuti personalizzabili e un sistema di testing per tracciare i progressi, sono probabilmente le prime a cui si pensa”, osserva il dott. Nicolas. “Rosetta Stone, ad esempio, che dal 1992 affianca 43.000 organizzazioni pubbliche e private in tutto il mondo, ha sviluppato CATALYST 2.0, una soluzione innovativa per migliorare l’esperienza dell’apprendente e trasformare il ‘learner’ in ‘speaker’.  CATALYST 2.0 è fruibile online e offline su tutti i device mobili, PC e iOS, sfrutta il motore vocale brevettato TruAccent®, per il riconoscimento vocale combina l’intelligenza artificiale (AI), l’intelligenza umana (HI) e la tecnologia virtuale, portando l’utente ad un’esperienza senza uguali. Ha oltre 7.000 ore di contenuti di lingua generale, di lingua business e di lingua settoriale per la maggior parte dei rami aziendali. Sono disponibili ben 24 lingue. L’apprendente ha accesso a sessioni online illimitate di “Live Tutoring” con docenti madrelingua esperti, in piccoli gruppi o individuali”.

Scegliere uno strumento che supera i confini dell’ora di lezione, permettendo allo studente di allenare tutte le abilità linguistiche in qualsiasi momento, è chiaramente un passo importante per la realizzazione di un progetto di formazione di successo.

“Ma questo non basta se manca la strategia”, aggiunge Nicolas. “La formazione aziendale deve essere innanzitutto una crescita personale, cioè deve collegarsi agli interessi del singolo e permettergli di crescere a livello individuale e professionale. Questo tema mi tocca molto, ne ho parlato anche in una recente intervista che ho rilasciato su RadioRomaCapital. La formazione linguistica non può essere efficace se viene prevista dall’azienda solo come welfare. La lingua, come tutte le abilità umane, richiede un certo tempo e una costanza nell’allenamento, non può essere lasciata al caso ma deve essere pianificata. On-line si trovano molti contenuti e strumenti per l’apprendimento linguistico, ma troppo spesso mancano di strategia formativa e di guida adeguata. La mission di ProLingua è di supportare le aziende nella definizione della strategia e diventare un alleato vincente, quale esperto in glottodidattica e nei processi di apprendimento linguistico. Sviluppiamo percorsi formativi adeguati per gruppi specifici di lavoro – conclude – ottimizzando i costi e stimolando la crescita delle competenze, della comunicazione e delle loro risorse. E’ questa la nostra offerta di valore: permettere, anche alle organizzazioni italiane medio-piccole, di restare competitive e vincere le sfide del futuro”.

Exit mobile version