Sicilia, dalla regione 4 milioni a 773 tassisti e operatori Ncc

Sono arrivati i primi dati relativi al provvedimento da parte della Regione Sicilia che eroga contributi a fondo perduto ad operatori di Ncc (noleggio con conducente), noleggio natanti, trasporto marittimo di passeggeri e taxi. È stato dato via libera ai fondi per 773 richiedenti per un ammontare di 4,2 milioni di Euro, una somma importante che ridà speranza e dignità a un settore importante nel campo sociale e dei trasporti. A stabilirlo un decreto del Dipartimento regionale Infrastrutture: questi soldi si aggiungono ai 700.000 Euro che nelle scorse settimane la regione ha destinato alle cooperative radiotaxi isolane.

L’assessore regionale Marco Falcone ha ricordato che la giunta aveva assunto un impegno verso una categoria eterogenea, fatta di centinaia di lavoratori Ncc e imprese, e l’ha mantenuto. “Mai finora era accaduto che il mondo della mobilità non di linea in Sicilia si vedesse riconosciuto come interlocutore dalla Regione e come soggetto attivo nella sfera dei servizi pubblici di trasporto locale. La regione si è fatta carico delle aspettative di questo settore e ha stanziato a 773 soggetti distinti contributi da mille a 40mila Euro, per compensare le sofferenze di bilancio dovute alle restrizioni e al calo di traffici e turismo”.

I tassisti, a lungo unici soggetti del trasporto singolo privato, sono proprietari delle loro autovetture e titolari di una licenza per la quale si possono pagare anche duecentomila Euro. Inquadrati come artigiani o piccoli imprenditori, spesso si associano in cooperative che contano decine di soci. Nel terzo millennio la nascita di servizi come Uber, caratterizzati da brevi tempi di attesa e l’assenza di licenza, ha fatto nascere tensioni molto forti con i tassisti e messo in difficoltà politica e sindacati. Si è parlato di concorrenza sleale e si sono registrate proteste dure, ma a tutt’oggi vi sono ancora importanti lacune legislative.

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