Sicilia, varata la riforma dell’Irsap. Il governatore Musumeci: “ora utilizzo razionale delle aree industriali”

È stata approvata dall’Assemblea Siciliana la riforma dell’Irsap, l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività produttive istituito con la legge regionale 8/2012. L’ente cambia pelle per essere più funzionale e rendere attrattive le aree industriali dal punto di vista di servizi e infrastrutture: verranno agevolati gli investimenti e semplificati i processi decisionali e di valorizzazione patrimoniale dei vecchi Consorzi Asi.

Cosa cambia nel dettaglio? Innanzitutto le strade realizzate dall’Irsap saranno cedute al comune competente per territorio, mentre per quanto riguarda le reti idriche andranno al soggetto gestore. In caso di vendita di terreni e di rustici, l’impresa acquirente non potrà alienare il bene acquisito per 3 anni anziché 5 come nella vecchia legge. Per quanto concerne la liquidazione dei Consorzi Asi, con la nuova norma l’Irsap fornirà supporto tecnico per la valutazione economica delle case mentre il controllo verrà esercitato dall’assessorato regionale all’Economia. Le aree di sviluppo industriale vengono ampliate fino al 10% tramite l’inclusione di territori confinanti. Ci sarà più flessibilità per le aree artigiane che avranno la possibilità di ospitare piccole e medie imprese mentre per quanto riguarda i ricavi dalla vendita di immobili, il 20% eventualmente residuato confluirà nel patrimonio d’Istituto mentre il restante 80% verrà attribuito alle imprese dell’area industriale competente secondo un piano approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore per le Attività produttive.

Soddisfazione è stata espressa dai massimi esponenti istituzionali. Per il governatore Nello Musumeci le modifiche alla legge sull’Irsap sistemeranno le incongruenze normative e consentiranno di usare razionalmente le aree industriali dell’Isola. L’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano esprime contentezza perché le integrazioni normative consentono di trasformare l’Irsap in un’agenzia di sviluppo efficiente grazie allo snellimento della Consulta delle attività produttive con potere di veto i cui componenti vengono ridotti a cinque. Turano ha ringraziato il Parlamento per l’opportunità colta: “la Sicilia non può più permettersi carrozzoni o enti che non funzionano e ha bisogno di regole chiare che incoraggino gli investimenti sul nostro territorio. Abbiamo fatto un passo importante in questa direzione”.

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