L’energia, l’inconscio e le posizioni dello Yoga delle mani nella radiestesia di Roberto Kechler

kechler kustermann - foto gino tafuto

“Il blog Radionic.Tech di Roberto Kechler, con i tanti suggerimenti su radionica e radiestesia, mi ha riportato alla memoria un passato, sempre presente, in cui il pendolo mi ha accompagnato e in cui ancora mi accompagna, come un fedele amico. Quando ho compiuto i 18 anni e durante un lungo periodo di degenza in ospedale, mia nonna materna mi ha “messo in mano” un pendolo (che possiedo tuttora)”

A parlare è Elisabetta Kustermann, formatrice da decenni per PMI e Pubblica Amministrazione sia italiana che straniera, euro progettista ed esperta di metodologie didattiche per adulti.

“Ho subito capito – ricorda la Kustermann – che doveva essere un oggetto importante, perché mi sussurrò: quando tornerai a casa, ne parliamo. Curiosità…tanta…per quella “cosa di strana fattura” attaccata ad una catenella. I giorni, i mesi passavano fra menù ospedalieri e medicazioni molto dolorose, ma ecco finalmente si torna a casa, trascorse le prime ore fra gioia ed abbracci per la guarigione, mia nonna si avvicina e…mi insegna ad usare il pendolo, trasmettendomi tutta la tradizione familiare”

“Vorrei dare valore aggiunto a questo utilizzo – aggiunge Elisabetta riflettendo su come viene “tenuta dalle dita la catenella/filo del pendolo” – non mi soffermo sul tecnicismo “della presa”, ma sono convinta che ognuno di noi utilizzatori col passar del tempo in automatico muova le dita della mano in un modo più adatto alla propria persona.

Ed in questa riflessione ho notato che involontariamente la nostra mano assume una posizione riconducibile ad una posizione Mudra (ovvero lo yoga delle mani)”

Mudrā (मुद्रा) è un termine sanscrito che significa “gesto” o “segno”: praticando i Mudra si facilita il flusso di energia attraverso il corpo, aiutando e favorendo pratiche meditative, Philippe Vincent nel suo libro Mudra, infatti, li definisce i gesti dell’Energia.

In modo istintivo, quindi ampliamo l’Energia che ruota intorno a noi durante l’uso del pendolo e, questo crea delle frequenze positive che ci abbracciano e ci donano serenità.

Vediamo nel dettaglio:

– La posizione consigliata e ritenuta la più corretta, utilizza due dita (pollice ed indice) mentre le altre dita sono chiuse a pugno, porta maggiore consapevolezza e saggezza

– Se usiamo la stessa come sopra descritta ma, le altre due dita sono libere ma piegate, stimola la concentrazione e, schiarendo la mente permette di avere idee chiare

– Come detto, ma con le dita semipiegate mentre il mignolo è completamente dritto, ci induce alla saggezza e risolleva l’umore

– Se si usano tre dita (pollice, indice e medio) mentre le altre due sono a pugno chiuso, fornisce una grande forza a quello a cui si pensa

– Tenere il pendolo con la mano a pugno chiuso è una modalità poco utilizzata, ma per chi la usa è importante conoscere che tale Mudra permette di coniugare entusiasmo ed intelletto in un dinamismo vincente.

 

Credits photo Gino Tafuto

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