La variante Omicron si abbatte sul Natale: la gente resta in patria e Coldiretti stima i danni in oltre 4 miliardi

La preoccupante evoluzione della variante Omicron, con i contagi in forte crescita in gran parte d’Europa e Nordamerica, sta già impattando sull’economia del Natale: secondo l’analisi Coldiretti/Ixè, se prima della pandemia erano stati 2,1 milioni gli italiani che avevano trascorso le vacanze all’estero, ora l’incertezza sta facendo posticipare prenotazioni e programmi di fine anno con ripercussioni esplosive sull’economia di settore. In compenso potrebbero aumentare gli italiani che trascorreranno le ferie in patria.

La cosiddetta variante Omicron è stata scoperta in Sudafrica sebbene non sia chiaro se sia effettivamente nata lì. Le informazioni su di essa sono ancora parziali: pare che non sia più letale rispetto alle altre varianti ma in compenso è molto più contagiosa. Nel paese di Johannesburg si è diffusa in breve tempo e, se a metà novembre si registravano 300 positivi al giorno, due settimane dopo erano tremila, quasi tutti giovani e non vaccinati. Gli stati europei sono corsi al riparo bloccando i voli dai paesi africani coinvolti ma si registrano già i primi contagiati negli aeroporti britannici e italiani.

Sembra inevitabile che ci saranno nuove restrizioni agli spostamenti, dunque, perché in tutto il mondo le curve sono in forte ascesa, Stati Uniti e Giappone compresi. Le famiglie di risparmiatori che pregustavano il capodanno in Times Square o sotto la Torre Eiffel dovranno cambiare i loro programmi. Secondo Coldiretti l’incertezza spinge all’attesa per valutare soluzioni last minute sul territorio nazionale”. Se meno italiani andranno all’estero, ovviamente saranno meno gli stranieri che varcheranno la soglia del nostro paese con conseguenze facilmente immaginabili. “Il danno per strutture ricettive, ristoranti, trasporti, shopping e souvenir per Natale e Capodanno viene stimato in 4,1 miliardi”.

La fine del 2021 rischia di segnare un altro duro colpo per l’economia mondiale e i mercati sono anch’essi colati a picco. In molti hanno compreso che la lotta al Coronavirus rischia di essere una battaglia contro i mulini a vento: finché circola il virus continuerà a diffondersi e mutare in nuove varianti più o meno pericolose. Ci sarebbe dovuta essere una campagna vaccinale mondiale e invece, al di fuori degli stati occidentali, la percentuale di vaccinati è estremamente bassa. Se la scorsa estate in molti avevano gridato alla “luce in fondo al tunnel” ormai a portata di mano, oggi la situazione è ben diversa e il morale è tornato basso.

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