Decreto Anti-frodi, Confartigianato Imprese Calabria avverte su possibili blocchi di cantieri e fatturazioni

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Il 12 novembre scorso è entrato in vigore il Decreto Legge 157/2021 “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”, noto più informalmente come Decreto Anti-frodi. La misura è volta a contrastare possibili truffe relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi, in parole povere gli incentivi come il Superbonus 110%.

Nonostante l’intento nobile, alcuni aspetti della misura non sono stati accolti con favore da Confartigianato Imprese Calabria secondo la quale la norma bloccherebbe un mercato che stava dando segnali di ripresa. In particolare non piacciono i nuovi oneri a carico delle imprese, decisamente sproporzionati rispetto ai benefici, che rischiano di bloccare cantieri e fatturazioni e rendono impossibile la liquidità dei crediti già riconosciuti ai clienti. Viene inoltre esteso l’obbligo del visto di conformità anche nel caso in cui il Superbonus 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate potrà sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura sospetti.

Il Governo Draghi intende prevenire abusi e truffe che spesso si verificano quando ci sono di mezzo incentivi di questo tipo, tutelando nel contempo i contribuenti e le imprese che operano onestamente. Confartigianato Calabria condivide la finalità ma non il mezzo utilizzato: “la forma decreto legge blocca l’uso delle detrazioni, sarebbe stato meglio intervenire con un emendamento in legge di bilancio. Inoltre non si comprende l’assenza di limiti di spesa sotto i quali non sussiste obbligo di visto di conformità”.

Mentre la polemica infuria, il Superbonus non si ferma. Secondo i dati ENEA, ad ottobre 2021 erano state realizzate 57mila asseverazioni per 7,4 miliardi di interventi già conclusi e 9,7 miliardi di detrazioni complessive. Il settore è stato decisamente aiutato a ripartire, dunque. Con la Legge di Bilancio 2022 la misura dovrebbe essere prorogata al 2023 esclusivamente per i condomini, sebbene non ci sia ancora nulla di sicuro.

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