Il commerciante reggiano Dario Domenichini eletto vicepresidente di Confesercenti con delega a lavoro e formazione

Il presidente di Confesercenti Emilia Romagna Dario Domenichini è stato eletto Vice Presidente Nazionale di Confesercenti con delega al lavoro e alla formazione professionale. La nomina è avvenuta a Roma nel Salone delle Fontane all’Eur, in una riunione cui hanno partecipato i massimi esponenti della federazione e rappresentanti delle istituzioni. Reggiano classe 1959, Domenichini si è diplomato all’Istituto Tecnico Industriale della sua città per poi lavorare come agente di commercio e negoziante d’abbigliamento. Entrato in Confesercenti dal 1985, ha ricoperto cariche sindacali, è tuttora presidente della sezione reggiana di Confesercenti e presidente Assicura S.p.A. È appassionato di sport e di commercio nei centri storici italiani. Le sue prime parole da vicepresidente nazionale sono di ringraziamento per la federazione e di orgoglio per il ruolo affidatogli. “Le deleghe affidatemi – ha detto Domenichini – sono particolarmente importanti in questo momento di difficoltà ma anche di speranze nell’auspicata ripresa economica dei nostri settori”.

La sezione emiliano-romagnola di Confesercenti gode di ottima salute e a testimoniarlo ci sono i tanti rappresentanti eletti nella Presidenza nazionale. In tal senso non si possono dimenticare il presidente FIBA Maurizio Rustignoli, la presidente di Assocamping Monica Saielli, il leader dei panificatori Davide Trombini e Daniele Mariani, presidente di Assohotel. Ma l’elenco è davvero lungo con Sergio Ferrari dei pensionati del commercio, Francesca Chittolini dei Giovani Imprenditori e Claudio Varetto di Federpubblicità.

Domenichini avrà la delega al lavoro, un tema scottante in questi mesi. Secondo il report Prometeia di ottobre 2021, l’Emilia Romagna presenta una situazione complessivamente migliore rispetto alla media nazionale e sta registrando importanti segnali di ripresa. La crescita stimata è del 6,5% nel 2021 e del 3,8% nel 2022, numeri che permetteranno di recuperare il livello del 2019. Analizzando i numeri per settore si scopre che la crescita sarà più importante nelle costruzioni (20,9%) e nell’industria (10,5%) ma meno marcata nei servizi (+4,2%). Per quanto riguarda l’occupazione, nel 2021 si fermerà allo 0,5% e la disoccupazione al 6%, un valore relativamente alto ma inferiore alla media nazionale.

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