Vetrerie di murano a rischio per il caro-gas, interviene anche il patriarca Francesco Moraglia

Glass blower forming beautiful piece of glass, Murano, Venice, Italy

Le vetrerie di Murano, eccellenza dell’artigianato veneto e italiano, sono a rischio a causa dei vertiginosi rincari di gas con le bollette passate da 40mila a 170.000 Euro. La situazione è talmente grave che il patriarca Francesco Moraglia ha deciso di lanciare un appello alle istituzioni e a chiunque abbia potere per prendere provvedimenti e scongiurare chiusure che avrebbero effetti drastici sul territorio veneziano. L’intervento del patriarca fa seguito a quello dei vescovi di Belluno e Vittorio Veneto, Renato Marangoni e Corrado Pizziolo, i quali avevano fatto dichiarazioni a sostegno dei lavoratori Acc e Ideal Standard. Insomma, non è un momento sereno per le aziende lagunari.

La situazione di Murano è particolarmente problematica perché il rincaro va ad aggiungersi all’alluvione del 2019 e alla pandemia che ha comportato un pesante calo dei flussi turistici. Andrea Dalla Valentina, presidente del settore vetro artistico di Confartigianato, non usa giri di parole: “le fornaci ferme sono ben otto, alcuni hanno spento il primo ottobre per difendersi dall’aumento dei prezzi mentre altri stanno lavorando a freddo. L’inerzia e la mancanza di provvedimenti tempestivi sta decisamente peggiorando la situazione”.

Alcuni operatori hanno alzato i prezzi dei prodotti al dettaglio fino al 20%, ma la situazione non è sostenibile e le disdette degli ordini ormai non si contano più. Oltre al gas è aumentata anche l’elettricità, gli imballaggi, le spedizioni e persino i minerali per fondere il vetro. In totale la spesa per le aziende è cresciuta del 40%. Questo si ripercuote a cascata su falegnami, ferramenta e molte officine. Michele Pettenò di Filctem Cgil afferma che “i lavoratori hanno bisogno di lavorare, non di essere sostenuti con ammortizzatori sociali, siamo passati da 0,23 centesimi a 0,98 a metro cubo. Chiediamo al governo di farsi carico della situazione erogando tre miliardi per aiutare il distretto di Murano”.

Si sono accodati al coro l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Venezia Simone Venturini, che ha inviato due lettere al ministro allo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al commissario europeo per l’energia Kadri Simson, e Gianni De Checchi di Confartigianato Venezia, il quale lamenta la mancanza di iniziative dopo alcune interrogazioni parlamentari e la proposta di un bando regionale per aiutare le imprese del vetro.

Le vetrerie di Murano sono attive da secoli e vantano numerosi prodotti unici. Tra questi la cosiddetta “avventurina” inventata nel 1620, con le pagliuzze dorate avvolte nella massa, il “cristallo” incolore e trasparente, la filigrana ottenuta con una tecnica decorativa a caldo, il lattimo dal color bianco opaco, la soffiatura inventata nel I secolo a.C. che rivoluzionò la produzione vetraria e il “sommerso”, con i caratteristici strati di colori contrastanti.

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