I pescatori liguri possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno per ora. Con la circolare 0516789 il ministero ha infatti prorogato la pesca al gambero di profondità con rete a strascico fino al 31 dicembre 2021. Una decisione che ha incontrato il parere favorevole di Coldiretti Impresa Pesca Liguria che, tramite la responsabile Daniela Borriello, ha definito “un passo avanti importante che scongiura la chiusura di tante imprese ma non è una soluzione definitiva”. Si auspicano dunque misure tanto efficaci quanto concrete, modificando le giornate massime di pesca e il metodo di conteggio che penalizza fortemente i pescatori liguri.
In Liguria la pesca al gambero di profondità è un’eccellenza economica oltre che un’antica tradizione. Soprattutto nel Ponente, ogni giorno dai porti di Ventimiglia, Oneglia, Sanremo e Santa Margherita partono le imbarcazioni per la pesca a strascico che dà sostentamento a oltre 200 famiglie. Il Regolamento UE 2021/90 che definisce le quantità lecite di pescato per alcune specie aveva dato lo stop, scatenando le proteste di pescatori e ristoratori già messi a dura prova dalle restrizioni per via del Covid.
Il gambero del Mediterraneo, da non confondere con quello oceanico, è molto comune sulle tavole
dei ristoranti da gustare fritto, come sushi o in altri modi. Viene pescato con reti a strascico, una modalità spesso contestata perché dannosa per l’ecosistema marino in quanto le reti raschiano il fondale asportando spugne, alghe e altri organismi. Questi crostacei di dimensioni tra i 7 e i 10 centimetri si dividono in tre specie: gambero rosa, rosso e viola. La prima si trova nei fondali fangosi tra i 150 ed i 700 metri di profondità, la seconda fino a 1300 ed è molto comune intorno a Mazara del Vallo, la terza può arrivare a 1500. I gamberi del Mediterraneo sono prodotti pregiati e molto apprezzati per il loro sapore. Questo spiega il costo piuttosto elevato che può raggiungere i 50 Euro al chilo per il gambero rosso e i 60 al kg per il viola.