Filiera del latte, approvato il protocollo d’intesa tra i vari soggetti. Ora la sfida è proseguire la crescita

Per la produzione di latte è un periodo di rivoluzioni importanti. È stato infatti firmato il protocollo di intesa tra cooperative, organizzazioni agricole, industria e grande distribuzione per la salvaguardia degli allevamenti italiani. Grazie a questo accordo gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro Iva esclusa, un valore giudicato soddisfacente. Inoltre viene introdotto un premio di “emergenza stalle” pari a 3 centesimi per litro, più un altro centesimo dall’industria di trasformazione nel caso non si raggiunga la soglia di 41 cent. L’accordo ha validità fino al 31 marzo 2022.

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, lo considera un importante obiettivo raggiunto. Oltre a ringraziare il ministro Patuanelli per il suo impegno nel portare avanti la trattativa e tutta quanta la filiera, ha indicato la via maestra da percorrere. “Occorre lavorare per valorizzare il prodotto italiano, sia per quanto riguarda la parte agricola che per il resto della filiera. Siamo contenti che sia stata accolta la proposta di rendere strutturale il Tavolo con un apposito decreto ministeriale”. Insomma anche ai massimi livelli le istituzioni hanno dato prova di voler superare le criticità.

La filiera della produzione del latte impiega circa 100.000 persone per un giro d’affari di 16 miliardi di Euro. Nel 2020 in Italia sono state prodotte 2,65 milioni di tonnellate, il 4,4% in più del 2019, e si stima una crescita ulteriore del 3% a gennaio 2021. Geograficamente il settore coinvolge di più il Nord con l’84% e la Lombardia, da sola vale 44% dei volumi. Quest’anno l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia rischia di stressare il settore lattiero-caseario e mettere a rischio molti posti di lavoro. Sta alle istituzioni attivarsi per evitare gravi ripercussioni.

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