In Sicilia l’apicoltura è sempre più un settore strategico. Approvato un finanziamento di 877.000 Euro a sostegno delle aziende

In Sicilia l’apicoltura è sempre più di casa. È stato infatti pubblicato il bando regionale volto a ottimizzare la produzione e la commercializzazione del miele per la stagione 2021/2022: in totale sono 877.618 gli Euro assegnati dal MiPAAFT alla regione. Possono farne richiesta oltre ai singoli apicoltori le associazioni, consorzi, enti di ricerca e organizzazioni di settore con sede legale in Sicilia.

La misura vuole mitigare i danni prodotti dal brusco calo della produzione di miele dovuto alla pandemia, al surriscaldamento globale e ai vasti incendi che hanno flagellato l’isola. Si propone di farlo attraverso contributi al 100% per rimborsare la spesa di collaborazioni con altri enti in programmi di ricerca nell’apicoltura e nel contrasto alle malattie che decimano questi straordinari insetti. La varroasi è forse il flagello più pericoloso: si tratta di un’infezione causata dall’acaro Varroa destructor che colpisce le covate delle api provocando ulteriori malattie e sterminando intere colonie. Inoltre alcuni contributi possono coprire progetti di assistenza tecnica, corsi di formazione, convegni, analisi qualitative, transumanza, ripopolamento tramite acquisto di sciami.

Una misura strategica che punta a sostenere un settore sempre più centrale nell’economia siciliana. Come ha dichiarato l’assessore regionale dell’Agricoltura e sviluppo rurale Toni Scilla, il bando è rivolto anche ai possessori di soli trenta alveari, cioè aziende di dimensione contenuta. Questo perché “il governo Musumeci vuole aiutare tutti i soggetti del settore apicolo”. Secondo la Banca Dati Apistica nazionale la Sicilia è la quarta regione nel settore dopo Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna come numero di aziende e produzione di miele, con circa 140.000 alveari.

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