Ases, Enel, Enea e Cia Campania: “aiutiamo gli agricoltori delle aree interne”

In occasione della Settimana europea dell’energia sostenibile promossa dall’Unione Europea per arrivare alla Sostenibilità Energetica entro il 2030, a Napoli nella sala conferenze di Eccellenze Campane si è tenuto un interessante incontro per #lanaturanonsisferma sul tema “L’agricoltura al centro del rilancio economico e sociale”. Sono intervenuti la presidente di Ases Cinzia Pagni, Alessandro Mastrocinque presidente di Cia Campania, Carlo Alberto Campiotti per Enea, Enrico Trotta di Enel, Giannicola D’Amico per Cia Puglia con la chiusura del presidente di Cia Nazionale Dino Scanavino.

L’interrogativo centrale è come far fronte alle esigenze degli operatori agricoli. Cinzia Pagni di Ases ha ringraziato Enel per aver donato dispositivi di protezione agli agricoltori e ha ricordato il progetto avviato in Toscana, Puglia e Campania per portare informazioni su prevenzione e opportunità nelle campagne. Alessandro Mastrocinque di Cia ha ringraziato Ases per l’aiuto alla Campania interna e assicurato che Cia continuerà ad appoggiare questi progetti.

Carlo Alberto Campiotti di Enea ha focalizzato il suo intervento sulle detrazioni fiscali previste dall’ecobonus fino al 65%, un provvedimento mirato alla sostenibilità ambientale attraverso climatizzazione e cappotto termico per ridurre del 55% le emissioni di Co2 entro il 2030. Enrico Trotta di Enel ha aggiunto: “siamo intervenuti sulla sicurezza della rete elettrica, abbiamo mappato gli effetti della rete elettrica sul corpo umano”.

Gian Michele Passerini, presidente di Cia Veneto, sostiene che si debba intervenire per evitare lo spopolamento delle aree interne. “Abbiamo una grande opportunità, l’eredità che ci ha consegnato il Covid: le offerte dall’Europa per di ripartire nell’agricoltura”. Dino Scanavino presidente nazionale di Cia ha ricordato come già prima della pandemia ci si fosse concentrati su “Il paese che vogliamo”. “Ora – ha detto Scanavino – è il momento di mettere in atto pratiche per la transizione energetica come pannelli fotovoltaici e pale eoliche, ma senza snaturare il paesaggio”.

Exit mobile version