Vendemmia 2021 nel Salento dei Vini Borrega: la vendemmia manuale ed il fondamentale valore umano.

La vendemmia a mano è la tecnica di vendemmia più antica e naturale: i vendemmiatori, senza l’ausilio di macchine e strumenti meccanici, osservano, scelgono e tagliano i migliori grappoli d’uva, li raccolgono in specifici contenitori senza maltrattarli e li trasportano con cura in cantina, affidandosi esclusivamente alla loro esperienza, alla precisione e alla delicatezza delle loro mani e alla forza delle loro braccia.

Fabio Borrega tiene molto a questo tipo di vendemmia ed è molto legato alle persone che, da diversi anni sempre le stesse, lo aiutano in questo annuale e fondamentale processo, determinante per la qualità finale dei suoi vini.

Le persone che vendemmiano per Borrega, con la loro esperienza contadina e grazie ad un rapporto di reciproco affetto/rispetto, conoscono  perfettamente i vigneti e selezionano quindi con la massima curai grappoli,  che hanno raggiunto il grado di maturazione ideale, preservandone  l’integrità e riducendo il rischio di pericolose rotture delle bacche per non compromettere la qualità dei vini. La vendemmia Borrega si svolge nelle primissime ore della giornata, le più fresche, per evitare che il calore faccia fermentare l’uva durante la raccolta e il trasporto in cantina.

Anche quest’anno per la  vendemmia  si è confermata  la filosofia aziendale di preferire la qualità alla quantità.Un’annata difficile per le altissime temperature ma la cura costante dei vitigni  e la doviziosa selezione dei grappoli da portare a maturazione,  hanno donato comunque  un raccolto di gran pregio:si è potuta definire così il 2021 un’ottima annata.

Il vitigno Fiano del Salento, da cui nasce il vino bianco “ Luna Decima” , è un vigneto a spalliera in prossimità del Mare Jonio che beneficiando della vicinanza del mare rende il vino piacevolmente sapido e ricco di inconfondili sentori. La vendemmia è stata effettuata quando l’uva ha raggiunto i 20 gradi zuccherini che si trasformeranno poi nei 13 gradi alcolici del vino.

Il vitigno  Primitivo Di Manduria DOP, da cui nasce il Pinamonti, è un antico impianto ad alberello di circa 70 anni di età, che ha raggiunto quest’anno una ottima maturazione, nonostante il caldo eccessivo che ha incalzato la Puglia quest’Estate. IL Pinamonti a seconda delle annate raggiunge una gradazione alcolica che oscilla tra i15,5 e i 16,5 gradi alcolici.

Infine il Negroamaro,  un vitigno a tendone situato a 160 mt di altezza dal mare, su una collina ai margini dell’antica via Appia e a pochi passi dal Medievale Castello di Oria di Federico II ed esattamente equidistante  dal mare Adriatico e dal mare  Ionio, con tutto ciò che ne deriva in termini di microclima.

Dalle uve di Negroamaro nascono il  Rosato Jocelyne e il pregiato Maricò.Il rosato è  ottenuto con l’antichissima tecnica del “salasso” che porta ad utilizzare il “primo fiore” del mosto. La gradazione alcolica del Jocelyne è 12,5.Il Maricò un vino intenso, elegante ed equilibrato che raggiunge i 14 gradi alcolici.

Il Negroamaro Maricò è stata il primo vino che i Borrega hanno prodotto rimanendo , per questo , affezionati al “primo amore”…

 

“La giovinezza è un fiore di cui l’amore è il frutto… Felice il vendemmiatore che lo coglie dopo averlo visto lentamente maturare”

Alexandre Dumas (padre)

 

 

Credit foto Luca Furlanut

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