CNA Installazione Impianti e Confartigianato Impianti e contestano il decreto Lamorgese sulla sicurezza antincendi

Non è affatto piaciuto a CNA Installazione Impianti e Confartigianato Impianti il decreto Lamorgese sulla sicurezza antincendi, firmato di recente e destinato ad entrare in vigore entro un anno. Il provvedimento dal titolo “Criteri per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lett. a), punto 3 del decreto legislativo n. 81/2008” introduce la figura del Tecnico Manutentore Qualificato e rende obbligatoria la qualificazione dei manutentori degli impianti antincendio. In sostanza, obbliga i lavoratori a decine di ore di formazione a pagamento per certificare competenze che hanno già.

Secondo le due associazioni c’è il rischio che il decreto sulla sicurezza antincendi firmato dal Ministro degli Interni metta sul lastrico migliaia di imprese di installazione impianti. “Non si garantisce così la sicurezza dei cittadini – dicono – questo ulteriore carico di formazione è ingiustificato. Il nuovo decreto ignora che le nostre imprese operano già in base a requisiti di legge severi”. Il riferimento è alla legge 46/1990 e al D.M. 37/2008 che prevedono la nomina di un responsabile tecnico completamente responsabile in sede penale e civile.

Secondo CNA Installazione Impianti e Confartigianato Impianti la sicurezza va garantita con un efficace sistema di controlli e verifiche periodiche, nonché con la creazione di un catasto degli impianti antincendio. È invece sbagliato speculare sul mercato dei corsi di formazione a pagamento da caricare sulle spalle degli imprenditori. Già a marzo 2021 i due soggetti avevano inviato a Ministero del Lavoro, Ministero dell’Interno, MiSE e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco una missiva di protesta.

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