Aumenti pedaggi autostradali, Cna Fita Abruzzo chiede lo stop al Governo

I trasporti sono una settore strategico nell’economia di una nazione e le autostrade rappresentano uno dei modi principali per spostarsi nel paese, ecco perché c’è sempre attenzione sullo stato di salute delle nostre arterie stradali e sul costo di percorrenza. Nelle scorse settimane l’Ottava Commissione della Camera ha bloccato, con un emendamento della senatrice Stefania Pezzopane, gli aumenti dei pedaggi che erano stati annunciati dal gestore Strada dei Parchi. Quest’ultima ha però replicato sostenendo che tale norma non fosse applicabile ad A24 e A25, scatenando un vespaio di proteste da parte di cittadini e amministratori abruzzesi.

La presidente di CNA Fita Abruzzo Luciana Ferrone si è detta preoccupata dalle intenzioni della società di gestione e ha invitato Governo e Parlamento a vigilare sulla corretta applicazione delle norme. La tratta che collega Roma all’Abruzzo è molto trafficata in parecchi si sono lamentati apertamente. “Crediamo che sia giusto scongiurare i rincari per i consumatori e procedere con i lavori di messa in sicurezza che sono in ritardo. Si parla di un aumento del 34,5% dal prossimo anno, intollerabile per pendolari e autotrasportatori”.

CNA Abruzzo non è l’unico soggetto a storcere il naso per i possibili aumenti. Qualche settimana fa 101 sindaci e sei rappresentanti di Anci e Comunità montane hanno inviato una lettera al ministro dell’economia Enrico Giovannini e al commissario ad acta per A24 e A25 Daniele Franco, chiedendo l’istituzione di un tavolo istituzionale per ridefinire i criteri di concessione a Strada dei Parchi. Al momento la polemica infuria e non si registrano segnali di distensione.

Exit mobile version