I numeri parlano chiaro: chi frequenta uno dei quattro Its delle Marche poi trova lavoro. La Cna chiede di avere voce in capitolo nelle Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori.

Non è davvero una sorpresa: gli istituti tecnici marchigiani hanno da sempre avuto una grande fama di qualità. Ora anche la certificazione che chi li frequenta poi trova più facilmente lavoro. Ben l’83 per cento di chi ha ottenuto il diploma di tecnico superiore nei quattro Its marchigiani, ha trovato lavoro entro un anno e l’87,5 per cento ha trovato un’occupazione in settori coerenti con il titolo conseguito. I punti di forza degli Its? Il 70 per cento dei docenti proviene dal mondo del lavoro e più 40 per cento delle ore di corso si svolge con stage aziendali.
Gli ITS sono istituti speciali di alta tecnologia, ai quali può accedere chi ha un diploma di scuola media superiore. Per accedervi occorre superare una selezione, dimostrando un alto potenziale di conoscenze tecniche e tecnologiche, la conoscenza della lingua inglese e una competenza informatica avanzata. I corsi hanno durata biennale e alla fine del percorso si consegue il diploma di Tecnico Superiore.
Nelle Marche esistono quattro ITS. A Fermo Its per la tecnologia e il made in Italy, a Recanati Its per il made in Italy nella moda, ambiente ricerca e tecnologia, a Fabriano Its per l’efficienza energetica, a Fano Its per attività culturali e turismo
“Gli Its” sostengono il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Otello Gregorini “rappresentano uno strumento importante di qualificazione dei lavoratori e favoriscono l’incontro tra offerta e domanda di lavoro da parte delle imprese marchigiane. Il PNRR prevede uno stanziamento di 1,5 miliardi per aumentare il numero degli Its, potenziare i lavoratori con tecnologie 4.0 e formare i docenti. La riforma deve rappresentare l’occasione per razionalizzare e utilizzare bene queste risorse, superando il meccanismo dei bandi regionali. Gli Its dovranno essere uno strumento fondamentale per accompagnare le imprese di minori dimensioni nelle grandi trasformazioni tecnologiche. Per la Cna è opportuno prevedere percorsi dedicati anche alla formazione dei lavoratori autonomi.”
Le imprese artigiane e le loro organizzazioni di rappresentanza vanno coinvolte nelle fondazioni e nella gestione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), la cui riforma è in discussione in Parlamento, in modo da poter partecipare alle fasi di programmazione dei corsi e alla individuazione delle aziende dove tenere gli stage. Lo afferma la Cna Marche, sottolineando che il potenziamento e la valorizzazione degli istituti professionali, avrà un effetto positivo sulla competitività del sistema produttivo marchigiano e sull’occupazione.

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