Ad Ascoli presentato il Progetto “Meglio” per la prevenzione dei terremoti

Le Marche, in particolare la zona di Ascoli, è una delle regioni sconvolte dal sisma del 2016 e per questo c’è una spiccata sensibilità per quanto riguarda le misure di prevenzione contro le calamità naturali. Di qui l’attenzione riservata alla presentazione del Progetto “Meglio”, un sistema sperimentale per rilevare i terremoti, tenutasi ad nel capoluogo piceno alla presenza dell’assessore regionale al Bilancio e Informatica Guido Castelli, del suo omologo abruzzese Guido Quintino Liris, del presidente INGV Carlo Doglioni e del presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), Diederik Sybolt Wiersma, questi ultimi due da remoto.

Dietro a “Meglio” c’è la collaborazione tra Bain, Open Fiber, INGV, INRiM, veri big del settore dell’innovazione tecnologica. Già operativo fra Teramo e Ascoli, il sistema è dotato di un sensore laser applicato alla fibra ottica e consente una rilevazione puntiforme in grado di monitorare con estrema efficacia tutta la tratta presa in considerazione. Un’evoluzione importante rispetto ai sismografi tradizionali.

L’assessore Castelli ha ricordato come la volontà di sviluppare tecnologie contro i terremoti risalga alla frana di Ancona. “Il Fondo complementare al terremoto fa parte del PNRR e ha dei finanziamenti importanti”, ha proseguito. Tra le innovazioni più utili ci sono i sensori e le piattaforme che percepiscono i movimenti tellurici. Inoltre a Colle Ameno di Ancona si trova tempo la sede dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che si occupa di terremoti, a testimonianza di quanto il problema sia sentito nelle Marche, sia a livello istituzionale che di cittadinanza.

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