Tonino Russo della CISL Calabria plaude agli investimenti sul porto di Gioia Tauro ma auspica un’ulteriore crescita

È un momento in cui dopo la pausa del Covid l’economia sembra ripartire e con essa anche i trasporti. In Italia una percentuale importante degli spostamenti di merci viene operata via mare e così i porti sono considerati altamente strategici. Tra questi quello di Gioia Tauro che negli ultimi decenni ha visto aumentare i propri flussi e dove recentemente la società Medcenter ha annunciato un investimento di oltre 50 milioni in collaborazione con Invitalia.

Sulla questione Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria, ha inteso commentare lodando l’iniziativa per quanto riguarda il trasbordo, ma comunque esprimendo perplessità. “È necessario fare del porto di Gioia Tauro una destinazione finale delle merci e non solo un luogo di transito, valorizzando appieno le potenzialità dello scalo calabrese”. In particolare per Russo si dovrebbe puntare sulla crocieristica e potenziare le infrastrutture del gateway ferroviario e dello ZES, senza scordare il bacino di carenaggio. Solo così, dice Russo, si coglieranno appieno tutte le potenzialità del luogo.

Concepito negli anni settanta come una sorta di compensazione per la mancata assegnazione di Reggio Calabria a capoluogo di regione, il porto di Gioia Tauro ha visto una crescita continua del flusso di merci e passeggeri tanto da essere ormai uno degli scali marittimi più importanti del paese. Persino nell’anno nero 2020, nonostante il lockdown c’è stato un incremento del traffico container di ben il 26% e il numero dei lavoratori ha sfondato quota 1200.

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