Si stanno affinando gli strumenti per la programmazione economica regionale: incontri e partecipazione. Acquaroli: “Necessario il coinvolgimento attivo di tutti i protagonisti della nostra comunità per progettare insieme le priorità per le Marche che verranno”.

E’ una marcia “forzata quella della Giunta regionale delle Marche impegnata nell’ascoltare tutte le realtà del territorio. E così per definire la nuova Programmazione europea 2021-2027, in una logica integrata e plurifondo con tutti gli strumenti che l’Europa mette a disposizione ecco che il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e l’assessore al Bilancio, Guido Castelli, hanno incontrato, al Teatro Sanzio di Urbino, i sindaci e i rappresentanti delle categorie economiche, delle forze sociali e degli ordini professionali della Provincia di Pesaro e Urbino. Nel settennio 2021-2027 le Marche potranno contare su 1 miliardo e 102 milioni di euro tra il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse), rispetto ai 625 milioni della precedente programmazione. A queste risorse andranno aggiunte quelle del Programma di sviluppo rurale (Psr) e quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): una quantità enorme di opportunità per progettare la ripartenza e il rilancio delle Marche nel prossimo decennio. “È un impegno – ha detto Acquaroli – che richiede il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti protagonisti della nostra comunità, anche a livello territoriale, al fine di progettare insieme le priorità del Programma Operativo Regionale Marche 2021-2027. Le risorse che avremo a disposizione vanno spese bene e per farlo occorre fare gioco di squadra e condividere una visione che proietta le Marche verso le scelte migliori e più sentite dalla comunità regionale. I sindaci sono l’elemento essenziale nella filiera istituzionale, invito tutti a dare il proprio determinante contributo per cogliere a pieno le opportunità che si prospettano nei prossimi anni e progettare insieme la ripartenza della nostra regione”. “Dobbiamo sviluppare la nostra strategia – ha ribadito l’assessore Castelli – ascoltando territorio, le categorie e finalizzando bene le azioni che potranno contare su contributi importanti, che non hanno precedenti nella storia delle Marche. Da questo punto di vista il quadro di sostegno 2021-27 si accompagna a tre altri grandi assi: il Pnrr, il Pnrr terremoto (altro miliardo e 780 milioni) e il Fondo di sviluppo e coesione. Risorse che richiedono un approccio multifondo. Dobbiamo pertanto dotarci di progetti idonei ai programmi disponibili e di un quadro estremamente chiaro delle idee progettuali compatibili. Entro dicembre dovremo approvare i Por (Piani operativi regionali) per dare l’avvio alla stagione comunitaria e utilizzare le risorse che ci sono state assegnate”. L’incontro di Urbino apre il ciclo degli incontri sui territori provinciali ed è il terzo sul tema, dopo quelli di luglio, rispettivamente il 9, a Palazzo Li Madou (Ancona), dove la Regione ha avviato il confronto con le organizzazioni sociali ed economiche riunite attorno al tavolo del Comitato di indirizzo per le politiche europee, e il 23, al Federico II di Jesi, dove è stato illustrato, in particolare, il quinto Asse del Por Fesr, che riguarda “l’Europa più vicina ai cittadini”. Tra i settori della nuova programmazione europea, di maggiore interesse per i comuni, sono stati segnalati finora quelli degli investimenti per l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, l’adattamento ai cambiamenti climatici (riduzione del rischio idrogeologico e difesa della costa). Compatibili con le opportunità della Ue sono anche l’accesso e la gestione sostenibile dell’acqua, l’economia circolare (ciclo dei rifiuti), le infrastrutture verdi nelle aree urbane, la mobilità urbana sostenibile (come ciclovie e mobilità elettrica), lo sviluppo sociale ed economico, la cultura e il turismo.

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