Raffaele Nocera: per far ripartire l’economia servono meno burocrazia nei bandi agevolativi per le imprese e un vero condono fiscale

Raffaele Nocera

Ci sono segnali di ripresa nell’imprenditoria italiana, c’è un clima di fermento e vivacità dopo tanto tempo di sospensione o limitazione dell’attività. Ma per una vera ripresa post emergenza Covid è necessario che le istituzioni intervengano con un condono fiscale senza troppe limitazioni ed una sburocratizzazione, soprattutto per quanto riguarda i bandi europei di finanza agevolata. È la posizione sostenuta da Raffaele Nocera, dottore commercialista, revisore legale ed esperto in finanza agevolata, fondatore e titolare di Nocera Consulting, società leader nel settore per tutto il Sud Italia.

“Il condono fiscale previsto ora – sostiene Nocera – ha troppi vincoli e parametri da rispettare e non serve ad apportare benefici a piccoli imprenditori e professionisti già gravati dalla situazione dell’ultimo periodo. Occorrerebbe un vero e proprio condono per far ripartire l’economia. Il secondo aspetto, non meno importante, è quello di ridurre la burocrazia in generale e in particolare per quanto riguarda i diversi bandi di finanza agevolata che servono ad incentivare le imprese già avviate e quelle che possono essere costituite”.

Raffaele Nocera si riferisce soprattutto ai bandi gestiti da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’ impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia, il cui ruolo è quello, come si legge sul sito ufficiale, “di gestire tutti gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative e finanziare i progetti grandi e piccoli, rivolgendosi agli imprenditori con concreti piani di sviluppo, soprattutto nei settori innovativi e ad alto valore aggiunto”.

“Sono 4 in particolare i bandi più interessanti per la ripresa economica – sostiene Raffaele Nocera – quello che finanzia nuove imprese a tasso 0; il bando Cultura Crea 2.0, ossia l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; il bando Start &Smart, di sostegno alla nascita e sviluppo delle start-up innovative e il bando “Resto al Sud” attivo dal 2017 che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali dall’Abruzzo in giù”. Quest’ultimo bando è rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni ed i fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.

Da anni la Nocera Consulting ha aiutato numerose persone, supportandole in ogni fase, ad accedere ai fondi del “Resto al Sud” che prevede il 50% dei finanziamenti a fondo perduto e il 50% a tasso agevolato, rimborsabili in 8 anni, a partire dai successivi 24 mesi. Circa 22.000 le domande presentate fino ad ora per il progetto; 9.247 le iniziative finanziate al primo agosto 2021. “Bisogna riconoscere – sostiene Raffaele Nocera – che questi aiuti sono importanti per le imprese e per i giovani. Addirittura dopo il Covid, con il decreto Rilancio, sono stati aumentati i finanziamenti a fondo perduto e questo è un segnale di buona volontà. Ma la burocrazia è ancora molto forte: c’è un’elevata richiesta di documenti e certificazioni e la risposta di Invitalia è troppo lenta. A volte occorre aspettare un anno dopo la presentazione della domanda e questo ritardo in alcuni settori è letale. Tutto questo scoraggia soprattutto i più giovani dal richiedere gli incentivi ed è un’opportunità di rilancio sprecata”.

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