Giuliano Regonesi (Noor Technology): “Così sanifichiamo l’aria negli ambienti chiusi, eliminando inquinanti, gas e virus attraverso la fotocatalisi e le nanotecnologie”

Nplate - Noor Technology

L’Organizzazione mondiale della sanità riferisce che ogni anno circa 7 milioni di persone muoiono a causa dell’inquinamento dell’aria in ambienti chiusi (cioè in casa, in ufficio, ristorante, palestra, etc.). Ma anche spiacevoli sintomi molto comuni come tosse, mal di gola, mal di testa, senso di affaticamento, congestione delle vie respiratorie e insonnia, spesso sono riconducibli alla pessima qualità dell’aria nelle nostre case e luoghi di lavoro. Ciò accade per la presenza di contaminanti chimici sotto forma di gas, vapori e particolato (in parte provenienti dall’esterno, in parte prodotti negli edifici), come anidride carbonica (CO2), monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SO2), ozono (O3), formaldeide (CH2O) e altre centinaia di sostanze. “Oggi trascorriamo in ambienti chiusi circa il 90 per cento del tempo, considerando le ore passate tra casa, posto di lavoro e scuola, nel caso dei ragazzi” spiega Giuliano Regonesi, amministratore delegato di Noor Technology, che punta “ad affrontare il tema della qualità dell’aria nel suo complesso” con Nplate, un’unità di monitoraggio ambientale modulare con sensori di ultimissima generazione, gestibile da remoto, “capace di rilevare la presenza di specifici inquinanti, di inviare i relativi dati attraverso una app, di dare l’allarme in caso di sovraesposizione e soprattutto di eliminare automaticamente i rischi”. Uno strumento, quindi, perfetto per sterilizzare l’aria anche da virus, adenovirus e batteri, compreso il Covid-19, oltre che per migliorare la qualità della nostra vita.

Il dispositivo, una piastra quadrata larga 60 cm e alta 8, con un design minimale (perfetta da appende al soffitto), si compone di sensori che rilevano la presenza delle sostanze e di una barra sterilizzatrice che provvede ad ‘eliminarle’ attraverso la fotocatalisi. “Il processo di basa sull’attivazione in superficie, in presenza di luce (nel nostro caso utilizziamo luci UV appositamente studiate per avere maggiore efficacia), di un composto detto appunto fotocatalizzatore (brevettato, ottenuto grazie alla nanotecnologia)  in grado di generare radicali e composti reattivi che interagiscono con gli organismi e le sostanze chimiche presenti nell’ambiente inducendone la degradazione o inibendone gli effetti” spiega Regonesi, sottolineando come di conseguenza gli elementi fondamentali perché si attivi la reazione siano quattro: “Il fotocatalizzatore, la luce, l’ossigeno e l’umidità. La reazione di fotocatalisi sarà tanto più efficace quanto maggiore sarà il contatto fra superficie attiva e sostanza da aggredire”. Inoltre “l’apparecchiatura è assolutamente eco-compatibile, è fatta in alluminio e non ha nessun impatto sull’ambiente”.

L’efficacia delle tecnologie Noor Nano Pure, come dimostrano i test svolti dai laboratori di diverse università, è massima non solo contro virus, batteri e inquinanti, ma anche contro muffe, gas, fumo e odori. Il che significa che i sensori rilevano per esempio anche la presenza di una fuga di gas e la macchina si attiva automaticamente per eliminare il problema, dopo aver inviato la segnalazione al proprietario dell’immobile attraverso la app. Uno strumento, questo, che permette di avere sempre sotto controllo la situazione della propria abitazione attraverso il telefonino anche quando ci si trova lontani. Il dispositivo, disponibile in bianco, nero e alluminio, è ideale per essere utilizzato in case, uffici, hotel, attività commerciali, ma anche in spazi più ampi come quelli di musei, scuole e università. Cioè negli ambienti in cui passiamo gran parte del tempo delle nostre giornate.

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