Ora si attendono le risposte concrete della Regione: la Coldiretti Piemonte ha messo in evidenza la grave crisi dei bovini da carne.

L’incontro tra Coldiretti e Regione Piemonte c’è stato solo qualche giorno fa. E sui tavoli dell’assessorato all’agricoltura sono stati squadernati i numeri della crisi incanzante del comparto zootecnico da carne. E la richiesta della Coldiretti è stata quella dell’attenzione per evitare un tracollo di un settore che dà lavoro a molte imprese e che è stato sempre all’avanguardia nella difesa del territorio.
E’ quanto evidenziato da Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale al tavolo della trattativa.
“Si tratta di un comparto fondamentale per l’economia del nostro territorio – proseguono Moncalvo e Rivarossa – che sta già affrontando, oltre alle difficoltà della pandemia, gli aumenti delle materie prime schizzate alle stelle con il mais che registra +50%, la soia +80% e le farine di soia +35% rispetto allo scorso anno. Ricordiamo che il Piemonte con oltre 500 mila capi è la prima regione d’Italia per la zootecnia da carne: non intervenire per impedire la chiusura significa perdere l’enorme patrimonio fatto di tradizioni e biodiversità oltre ad abbandonare interi territori vocati proprio all’allevamento, attività scelta, oltretutto, sempre più dai giovani imprenditori”.

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