Associazione Italiana Wedding Planner: pubblicata la prassi di riferimento per celebranti professionisti

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In Italia negli ultimi anni è aumentata la richiesta per cerimonie personalizzate e non tradizionali, che si tratti di matrimoni, funerali o altri tipi di eventi. Nel 2018 per la prima volta i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi e oggi rappresentano il 50,1% del totale delle unioni; anche la richiesta di cerimonie funebri non tradizionali è in costante aumento. Ma al di là dei numeri, quello che è da rilevare è il consolidamento di una tendenza, per cui la ricerca di un professionista in grado di organizzare una cerimonia più “intima” e personalizzata si manifesta ormai in modo rilevante.

Il celebrante, infatti, è quel professionista che definisce la forma e il contenuto di una cerimonia funebre, di un matrimonio o simile, e la presiede – per conto di committenti (persone, comunità o istituzioni) che scelgono di non rivolgersi alle autorità tradizionali di culto o civili. Le competenze, conoscenze e abilità del celebrante sono quindi determinanti per la buona riuscita di questi eventi che molto spesso rappresentano delle tappe fondamentali nella vita delle persone. Riconoscendo l’utilità di questa figura professionale e confermandosi un trend in crescita sia della domanda che dellʼofferta, UNI ed ECCO (associazione no-profit di promozione sociale del terzo settore), in collaborazione tra gli altri con l’Associazione italiana Wedding Planner, hanno sviluppato e pubblicato un documento che fornisce un riferimento importante per tutto il settore: si tratta della nuova Prassi di riferimento UNI/PdR 118:2021 sulla figura del Celebrante.

Il documento fornisce le linee guida per l’esercizio della professione di Celebrante, delle buone pratiche da rispettare nell’erogazione del servizio e nell’identificazione di percorsi formativi a supporto della qualificazione professionale per valorizzare questo nuovo profilo, garantendo al tempo stesso ai committenti una professionalità qualificata e certificata. Come spiega il presidente di ECCO, Richard Brown “stabilire dei requisiti per svolgere un compito così delicato è una garanzia per tutte e tutti in un mercato che altrimenti rischiava di diventare il Far West. La prassi di riferimento diventa così uno strumento fondamentale, sia per chi vuole formarsi e diventare celebrante, sia per chi si rivolge al professionista per commissionare una cerimonia non tradizionale.” Aggiunge Clarissa Botsford, celebrante internazionale e membro del tavolo tecnico che ha supervisionato la stesura del documento: “Ogni comunità ha bisogno di standard chiari, trasparenti e appropriati alle sue specificità; a maggior ragione per i nostri professionisti, i quali operano in momenti estremamente delicati nella vita delle persone.” Liana Moca, Presidente FederCelebranti, l’associazione nazionale che raggruppa i celebranti professionisti, commenta: “Finalmente si è data chiarezza al settore. Questo documento è una guida preziosa per chi è già celebrante, per chi vuole formare celebranti, ma sopratutto per chi cerca un celebrante, a garantire il livello di qualità che i nostri clienti meritano”.

Clara Trama, presidente di Associazione Italiana Wedding Planner, si dichiara “fiera  di aver collaborato ai lavori del tavolo tecnico per la stesura della prassi e della partnership con ECCO, perché le competenze sono e saranno la chiave di volta per il futuro. La forza dei professionisti è proprio questa: essere in grado di rendere la relazione fattore produttivo e generare valore condiviso”

Le due parti della UNI/PdR 118:2021 sono liberamente scaricabili dal sito UNI (Sezione Catalogo)

 

 

Foto di: Michelle Wever Photography

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