Ilaria Bertinelli, Interconsul: “L’esperienza della traduzione simultanea a Cibus di Parma ha dimostrato l’esigenza di eventi internazionali con formule ibride”

L’emergenza sanitaria ha costretto anche i grandi eventi internazionali, come fiere e congressi, a rimodularsi. La difficoltà di avere partecipanti dall’estero guarda verso la creazione di formule ibride, con parte del pubblico in presenza e altro collegato online. La XX edizione di Cibus a Parma, tenutasi dal 31 agosto al 3 settembre, ne è un importante esempio. È stata la prima grande fiera internazionale a ripartire in presenza in Italia e con cui il settore agroalimentare ha inaugurato un nuovo sistema, più innovativo e più sostenibile. Una scommessa vinta con quasi 40mila visitatori tra cui 2mila dall’estero, dopo quattro intensi giorni di incontri, convegni e scambi negli stand per stringere rapporti. Una capacità di innovazione e adattamento, in particolare nella struttura dei convegni, per fare in modo che ci fosse l’intervento dei principali attori della filiera (industria, GDO, mondo dell’Horeca) e il coinvolgimento di buyer anche stranieri, per i quali il servizio di traduzioni simultanee diventa essenziale.

“La partecipazione a Cibus ci ha mostrato come guardare al prossimo futuro – spiega Ilaria Bertinelli, CEO dell’azienda di servizi linguistici Interconsul di Parma – Siamo passati negli ultimi due anni dalla presenza fisica totale, al solo digitale a causa delle ristrettezze dovute alla pandemia, a questa forma ibrida che credo ci accompagnerà per molti eventi internazionali. Certamente nelle fiere resta fondamentale la componente esperienziale, ma dobbiamo pensare ad una fruizione che inevitabilmente sarà anche da remoto, con la sua trasposizione digitale. In particolare per gli incontri di approfondimento non strettamente vincolati ad una presenza fisica. Ad esempio, a Cibus, abbiamo tradotto convegni dedicati alla presentazione delle innovazioni sul tema degli imballaggi sostenibili. Per i partecipanti da remoto è stata un’occasione notevole per avere una rosa di interlocutori sul tema, da calare sulle esigenze della propria azienda e poter quindi approfondire successivamente anche con un incontro personale dal vivo. Il collegamento online è una risorsa in termini di sostenibilità, risparmi di tempo e costi individuali. Portare i propri eventi sia nella formula tradizionale che nel web significa raggiungere i clienti ovunque siano, raddoppiando i vantaggi e il pubblico partecipante”.

Le esigenze indotte dalla pandemia hanno aperto nuovi scenari, rendendoli attuabili. Quando si organizza un convegno diventa, quindi, sempre più strategico prevedere la presenza di interpreti per il pubblico straniero collegato in digitale. “L’evento va preparato con estrema attenzione – illustra Ilaria Bertinelli – A Cibus la traduzione simultanea è stata realizzata con cuffie in sala per i presenti e scelta della lingua nella piattaforma in streaming per chi era online. Va considerato che per determinati mercati l’utenza è internazionale e desidera sempre più poter ascoltare nella propria lingua. Per questo consigliamo di valutare traduzioni specifiche per il pubblico di riferimento di quell’evento, quindi non solo e necessariamente l’inglese ma piuttosto il russo o il vietnamita in base al mercato a cui ci si vuole rivolgere con maggiore efficacia”.

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