Roberto Falcone, Lapet: “Si preannuncia un Settembre ricco di adempimenti fiscali”

Roberto Falcone - Associazione Nazionale Tributaristi Lapet

Professionisti e contribuenti hanno appena superato un agosto incandescente e si preparano ad affrontare un mese di settembre altrettanto impegnativo. Proprio il primo settembre, infatti, e salvo disposizioni dell’ultima ora, riprende la notifica delle cartelle di pagamento, mentre entro la fine dello stesso mese i contribuenti dovranno provvedere al versamento delle somme sospese dai provvedimenti di contrasto all’emergenza Covid. Il tema del riordino delle scadenze è da sempre all’attenzione della Lapet che lo ritiene un passaggio essenziale per la semplificazione del sistema tributario.

“Proprio per questo la nostra associazione aveva segnalato la necessità di procedere ad un riordino delle scadenze già nell’ambito dell’audizione sulla riforma Irpef dell’8 aprile scorso, e poco dopo aveva ribadito l’irrazionalità del calendario fiscale durante l’audizione in merito al decreto sostegni” ricorda il presidente nazionale Lapet Roberto Falcone. Tuttavia il calendario fiscale continua ad essere caratterizzato da veri e propri ingorghi, non dissimili dalle giornate da bollino nero per il sistema autostradale.

“Abbiamo auspicato che non si ripetesse quanto accaduto il 16 marzo, quando si sono concentrate oltre 100 scadenze fiscali, invece il mese di agosto si è chiuso con ben 163 adempimenti” ribadisce Falcone. Il 20 agosto, ad esempio, è spirato il termine ultimo per la liquidazione dell’iva trimestrale e mensile e per il versamento delle ritenute d’acconto relative al mese di luglio.

Con riferimento al mese di settembre il presidente denuncia le difficoltà oggettive che graveranno sui professionisti chiamati a gestire la sovrapposizione di scadenze ordinarie e di scadenze relative ai termini prorogati. In questa prospettiva deve ricordarsi che il 15 settembre termina la proroga dei versamenti delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi e dell’Irap disposta a favore dei soggetti Isa dal decreto sostegni bis. La prima decade di settembre, inoltre, è ricca di adempimenti introdotti dai provvedimenti di sostegno alle attività colpite dalla crisi Covid: il 2 spira il termine per presentare l’istanza di accesso al contributo alternativo di cui al decreto sostegni bis, il 6 scade il termine per accedere al contributo concesso ai locatori che hanno acconsentito ad una riduzione del canone a favore dei conduttori, mentre al 10 è stato anticipato il termine di presentazione della dichiarazione per accedere al contributo integrativo misurato sul risultato dell’esercizio.

In merito a quest’ultimo adempimento Falcone ribadisce la necessità di ripristinare il termine ordinario di scadenza. Infatti la presentazione della dichiarazione non è affatto un presupposto necessario per accedere al contributo a fondo perduto, questo perché, come ha già avuto modo di suggerire la Lapet, l’istanza può essere corredata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale il contribuente attesta la sussistenza dei requisiti. Qualora in sede di dichiarazione venisse invece accertata l’assenza di detti requisiti, “il contribuente ben potrebbe rinunciare o restituire il contributo tramite ravvedimento operoso” spiega Falcone.

Per quanto riguarda le scadenze ordinarie, invece, il 16 si concentrano il versamento delle ritenute operate sulle prestazioni di lavoro autonomo e dipendente, il versamento del contributo alla gestione separata dell’Inps ed il versamento dell’iva mensile. Nella stessa data scade anche il termine per la comunicazione dei dati delle Lipe; peraltro la Lapet ha proposto più volte l’abolizione di questo adempimento, che duplica i dati acquisiti dall’agenzia tramite le fatture elettroniche.

La preoccupazione maggiore, però, rimane quella relativa alla ripresa della riscossione, perché non si può pretendere il pagamento dalla stragrande maggioranza dei contribuenti che ancora si trovano in un evidente stato di difficoltà. “Auspichiamo che l’amministrazione non persegua la strada della contrapposizione ed eviti atteggiamenti che da un punto di vista psicologico possono essere percepiti come oppressivi, con il rischio che siano utilizzati dai contribuenti per giustificare condotte di evasione fiscale” chiosa Falcone.

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