La formula di Mamerti, Mobili Brianza, per la ripresa del settore: bonus arredi e rottamazione mobili per aiutare acquirenti e imprese

Un recupero un po’ lento, quello del settore dell’arredamento, che sta pagando lo stop forzato del lockdown ma che sta riprendendosi anche grazie all’introduzione del bonus mobili che la Legge di Bilancio ha messo a disposizione, sotto forma di detrazione del 50%, per l’acquisto dell’arredamento per le case oggetto di ristrutturazione. Secondo Alessandro Mamerti, titolare di Mobili Brianza a Roma, questa manovra è utile, ma non basta.

Mamerti, titolare del mobilificio di famiglia con annessi falegnameria e laboratorio di laccatura mobili per la realizzazione di pezzi su misura, è diventato negli anni un punto di riferimento nella capitale e da sempre è attento osservatore del mercato. E ancora una volta propone le sue istanze riguardo il comparto di piccoli e medi imprenditori di cui fa parte: un settore che punta a preservare il prodotto artigianale, di alta qualità e made in Italy.

«Le misure adottate dallo Stato, attraverso bonus e incentivi per sostenere famiglie e imprese sono tante – spiega -. Per quanto riguarda il settore arredo esiste il bonus mobili che però è correlato ai lavori di ristrutturazione della casa, quindi solo chi esegue lavori edili nella propria abitazione può accedervi. Quindi mi chiedo: poiché nel panorama delle agevolazioni esistono bonus e rottamazioni per l’acquisto di auto o tv, perché non istituire un bonus o una forma di rottamazione anche per il nostro settore? Un incentivo, sia chiaro, disgiunto da altri tipi di lavori o ricostruzioni. Io penso che in questo modo si darebbe l’opportunità anche alle giovani coppie che acquistano la prima casa accendendo un mutuo con tassi agevolati o a chi intende cambiare un arredamento un po’ vetusto di poter usufruire di incentivi ad hoc, magari da dilazionare per 10 o 20 anni con un tasso d’interesse contenuto. Da mia memoria, non ricordo che sia mai stata realizzata un’iniziativa simile che avrebbe il pregio di dare nuova linfa al settore degli artigiani del legno. Dato che si parla tanto di ripresa e di aiuti alle aziende, si aiuterebbero i compratori e nel contempo si offrirebbero interessanti opportunità alle piccole imprese locali che sono il vero scheletro dell’economia del nostro Paese».

Subordinare il bonus mobili all’acquisto della prima casa o a una rottamazione dell’arredo vecchio è solo una delle idee di Mamerti: «Separando il prerequisito della ristrutturazione, proporrei di acquistare i nuovi mobili stabilendo dei vincoli ben precisi come scegliere aziende italiane e optare per un prodotto con precise certificazioni di provenienza dei materiali utilizzati. In questo modo l’acquirente avrebbe la sicurezza di comprare mobili di qualità che coniughino resistenza, durevolezza e con un occhio attento anche all’ecologia e alla sostenibilità. Dal canto suo, il produttore ne documenterebbe l’origine, a sostegno dell’economia del territorio».

Qualità, artigianalità, realizzazione di prodotti personalizzati e certificati made in Italy che Mamerti adotta da sempre per la soddisfazione dei propri clienti. Da anni il mobilificio di Roma lavora con fornitori italiani tutti tracciabili andando anche incontro ai clienti con interessanti pagamenti a tasso zero per 24 mesi: ma tutto ciò non basta per un concreto cambio di passo. Ecco quindi che la proposta di Mamerti assume un alto valore per il rilancio delle piccole e medie imprese.

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