Le Marche non sono un posto per giovani: in dieci anni perse seimilacinquecento imprese condotte da under 35. Sono così volatilizzati ben ventimila posti di lavoro.

Dalle parole si deve passare ai fatti per invertire il trend che parla di un calo costante delle imprese condotte da giovani. E nelle Marche questa tendenza, presente in tutt’Italia è diventata un record: ventimila posti si lavoro in meno a fronte delle seimilacinquecento imprese che si sono volatilizzate tra il 2011 ed il 2020. Tra l’altro la crisi sanitaria dà anche l’idea che la tendenza possa essere anche aumentata. E così c’è chi dice che il futuro sarà anche dei giovani, ma per il passato non si può dire la stessa cosa. Almeno nel sistema produttivo marchigiano. Infatti tra il 2011 e il 2020, le imprese under 35 attive nella regione sono scese da 18.458 a 12.201, con la perdita di 6.527 imprese e 20 mila posti di lavoro. Un calo di imprese del 34 per cento che rappresenta un record tra le regioni italiane. Subito dopo di noi si piazza la Toscana con una perdita del 31 per cento delle imprese giovanili negli ultimi dieci anni.
Il calo delle imprese under 35 nell’ultimo decennio, ha riguardato sopratutto il settore delle costruzioni, praticamente dimezzato, ma anche il commercio e il manifatturiero. In crescita solo il comparto dei servizi alle imprese e le attività ad alta innovazione tecnologica.
Come rilanciare le imprese giovanili della regione? Ne hanno parlato i giovani impreditori della Cna all’Assemblea elettiva regionale. Alla tavola rotonda, dal titolo “Le Marche del futuro. Next Generation Eu”, hanno partecipato il consigliere regionale Mirco Bilò, il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini, il direttore del Centro Studi Cna Marche Giovanni Dini, il presidente nazionale di Cna Giovani Imprenditori Marco Vicentini.
“i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea con il piano Next Generation Ue” rappresentano” ha affermato il responsabile Gruppo Giovani Imprenditori Cna Marche, Gabriele di Ferdinando “un’occasione unica per rilanciare l’imprenditoria giovanile nella nostra regione. I giovani marchigiani vogliono fare impresa, ma sono frenati da diversi ostacoli come il sistema della formazione, il difficile accesso al credito, l’eccessiva burocrazia. Sono questi i punti deboli sui quali intervenire perché i giovani imprenditori diventino il futuro economico delle Marche”
La legge regionale per le start up innovative. Un aiuto concreto alla creazione d’impresa è la legge della Regione Marche sulle start up innovative. Lo ha ricordato il consigliere regionale Mirco Bilò, secondo il quale “questa normativa spingerà tanti giovani a mettersi in gioco attraverso la creazione d’impresa. La legge prevede interventi per accompagnare le nuove imprese non solo nella fase di avvio, ma anche nel processo di consolidamento e sviluppo e nella aggregazione in rete”.
L’iniziativa marchigiana è una delle tappe di Cna Next Lab, un format dei giovani imprenditori Cna, giunto alla nona edizione, che quest’anno è dedicato a come agevolare la propensione dei giovani a fare impresa, come importante fattore di stimolo all’innovazione e alla crescita.
L’assemblea dei Giovani Imprenditori Cna Marche ha eletto Selene Re come nuovo presidente. Selene Re è una giovane imprenditrice ascolana nel campo della comunicazione e della consulenza digitale.
“E’ necessario” ha sostenuto Selene Re “programmare strumenti ad hoc di sostegno e affiancamento ai giovani imprenditori su aspetti come il passaggio generazionale, la programmazione di investimenti, il welfare, la green revolution.e il sostegno alla creazione d’impresa, non limitato a quelle innovative”
Selene Re sarà affiancata in presidenza dai giovani imprenditori Roberto Grilli, Leonardo Stortoni, Claudia Pagnoni, Francesco Palma, Lorenzo Cognini e Federica Balianelli.

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