Onoranze Funebri Bonetti Andrea: traslazione della salma o delle ceneri del defunto da un Comune ad un altro

Naturalmente il pensiero della morte è un qualcosa che ciascuno di noi cerca di tenere distante ma è inevitabile che, prima o poi, ci si trovi a dover affrontare la dipartita di un proprio caro. Solo allora si comprende quanto un funerale possa essere un’operazione non di poco conto per le molteplici incombenze che lo caratterizzano. Onoranze Funebri Bonetti Andrea è in grado di pensare ad ogni dettaglio, curando le questioni che sarebbe difficile affrontare in autonomia. Ad esempio, quando è necessario trasportare la salma o le ceneri del defunto al di fuori del Comune, cosa occorre fare? Quali permessi sono necessari?

“Precisiamo innanzitutto che, di norma in Italia, la sepoltura è da considerarsi definitiva sino alla sua scadenza. Sono presenti, tuttavia, delle circostanze precise in cui la Legge rende possibile il trasferimento del defunto prima dei termini”, introduce Andrea Bonetti, titolare dell’omonima agenzia funebre bresciana. “Questa operazione si chiama traslazione e consiste nello spostare i resti mortali, o le ceneri, da un luogo sepolcrale ad un altro. Va specificato – aggiunge – che può essere eseguita esclusivamente in determinate circostanze: nel caso del trasloco dei resti fuori dal Comune, per lo spostamento delle salme in tombe di famiglia, se si vogliono unire in loculi adiacenti salme di familiari o per rendere più accessibile il luogo sepolcrale ai congiunti stretti portatori di grave e certificata invalidità”.

L’Agenzia funebre Bonetti Andrea è sita a Pisogne, in provincia di Brescia, ed opera da tanti anni nel campo delle onoranze funebri con dedizione e sensibilità, vantando uno staff serio ed esperto, per ogni esigenza.

La traslazione di un defunto è appunto una di queste ed è, in verità, una procedura alquanto ricorrente di cui però in pochi sono informati adeguatamente. Il supporto dell’agenzia di pompe funebri si rende indispensabile per espletare, passo per passo, le richieste di permessi e lo svolgimento concreto del trasferimento.

“Come disposto dalle vigenti normative è possibile trasportare una salma da un Comune ad un altro purché si ottenga innanzitutto l’apposita certificazione sanitaria”, spiega Andrea Bonetti. “Questo documento dovrà escludere una morte violenta, ovvero un decesso causato da un qualsivoglia evento criminoso, ma anche un decesso dovuto ad una eventuale malattia infettiva. A questo punto – prosegue – è possibile procedere con la richiesta dell’autorizzazione al primo Comune interessato, in mancanza della quale non è possibile procedere”.

Questa operazione in realtà prevede solo alcune formalità burocratiche che è possibile delegare senza problemi all’agenzia di pompe funebri la quale, per esperienza e competenza, solleva i familiari da incombenze che richiedono tempo e conoscenze specifiche.

“Per motivi igienico sanitari, la riapertura della bara e la traslazione delle salme deve avvenire dopo che siano decorsi almeno cinque anni dalla sepoltura”, spiega Andrea Bonetti. “Tuttavia, in alcuni casi di estrema necessità dettati da motivi familiari, come un cambio di residenza dei congiunti, o per interventi di manutenzione straordinaria e urgente degli edifici cimiteriali, si può procedere anche prima del suddetto termine, attivando tutte le procedure indispensabili alla salvaguardia della tutela e dell’igiene pubblica. Naturalmente – conclude – ciò non è richiesto se si tratta di traslazione di urna cineraria o cassettina ossario”.

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