Alfredo Casarelli (Re/Max Key House): “Tecnologia, formazione e lavoro di squadra, i segreti per approfittare delle tante opportunità offerte dal mercato immobiliare”

Maria Grazia Rosati - (Re/max Key House)

Oltre 550mila compravendite nel settore residenziale effettuate nel 2020 e più di 43.500 agenti attivi. Sono i numeri del settore immobiliare italiano, comparto capace di offrire ancora ottime opportunità di lavoro tanto a chi vi opera già quando a chi volesse entrarvi anche senza avere esperienza pregressa. L’importante è essere in grado di rispondere alle esigenze dei clienti, che negli anni sono profondamente cambiate, e per farlo è necessario pensare in modo nuovo al lavoro di agente immobiliare.

“I clienti che acquistano la prima casa oggi sono i Millennials, cioè i nati a partire dagli anni Ottanta, abituati a utilizzare internet e lo smartphone per qualsiasi cosa – spiega Alfredo Casarelli, broker manager Re/Max Key House – Per rivolgersi a loro è importante abbandonare le vecchie tecniche, come gli annunci sui giornali o i volantini lasciati nelle case, e sfruttare al meglio la tecnologia sia per intercettarli sia per proporre loro un servizio soddisfacente. L’idea deve essere quella di guardare continuamente all’innovazione, senza pensare mai di aver raggiunto la formula ideale”.

Maria Grazia Rosati - (Re/max Key House)

Elemento, questo, che si è rivelato fondamentale nel corso dell’ultimo anno e mezzo, caratterizzato dal lockdown e da una generale volontà delle persone di limitare i contatti nelle proprie abitazioni. “Grazie alle tecnologie introdotte negli anni, di fatto non ci siamo mai dovuti fermare, anche durante la scorsa primavera” aggiunge Casarelli, portando ad esempio tecniche e dispositivi già utilizzati in precedenza e divenuti determinati con l’arrivo del Coronavirus: “Giraffe 360 ci consente di fare foto professionali, di avere la planimetria con rilevazione delle misure di un alloggio e di fare la visita virtuale dell’immobile comunicando direttamente con il cliente attraverso una videochat, mentre con la firma digitale abbiamo siglato contratti anche a distanza”.

La possibilità di offrire ai clienti servizi di questo tipo, chiaramente, ha un costo che potrebbe risultare proibitivo per l’agente che intendesse muoversi in autonomia, il quale dovrebbe anche farsi carico di tutte le incombenze burocratiche che oggi sono diventate parte integrante della professione. “L’ideale è organizzare l’agenzia come una vera azienda e centralizzare il più possibile gli aspetti amministrativi, in modo che gli agenti immobiliari debbano occuparsi sono di acquisire e vendere gli immobili” aggiunge Maria Grazia Rosati, broker Re/Max Key House, sottolineando come il questo modo il tempo che gli agenti devono dedicare al lavoro si riduca fino a cinque o sei ore al giorno. “Il che – rileva – rende la professione di agente immobiliare, così concepita, perfetta per le donne: sia perché gli permette di sfruttare l’intuito e la sensibilità di cui sono dotate, sia perché consente loro di ritagliarsi tempo da dedicare alla famiglia”.

Senza dimenticare l’aspetto della formazione, che in un’agenzia ben organizzata deve riguardare non solo le tecniche di vendita ma anche la comunicazione e il marketing. Entrare a far parte di un gruppo internazionale come Re/Max, poi, permette anche di potersi rivolgere a una platea potenzialmente ampissima di clienti, poiché si supera il tradizionale limite delle zone di competenza. “Di recente, per esempio, abbiamo chiuso un affare con un cliente venditore di Viterbo, un agente immobiliare di Roma e un acquirente di Nizza – racconta Casarelli – Grazie alla collaborazione con un collega francese ci siamo scambiati le informazioni e abbiamo concluso in venti giorni”.

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