Cataldo Romeo (Fotovoltaica Srl): “Incentivare la nascita di comunità energetiche, fondamentali per sfruttare i vantaggi dell’energia solare”

Cataldo Romeo

Le fonti di energia rinnovabili rappresentano il futuro, non solo perché permettono di salvaguardare l’ambiente limitando l’uso di combustibili fossili, ma anche perché consentono a paesi ‘poveri’ di questo tipo di risorse di rendersi indipendenti. “L’Italia fino a pochi anni fa dipendeva per l’80% del suo fabbisogno da altri Stati, mentre ora sta gradualmente conquistando la propria autonomia” spiega l’ingegner Cataldo Romeo, amministratore unico di Fotovoltaica Srl, azienda di Corigliano Rossano, pioniera del fotovoltaico in Calabria e tra le prime in Italia. Le fonti di energia rinnovabile sono diverse, dall’eolica all’idroelettrica, dalla geotermica alla solare, ma solo quest’ultima “si può definire democratica, perché disponibile e utilizzabile praticamente ovunque” sottolinea Romeo. Ed è tempo di smentire la credenza per cui installare impianti fotovoltaici implicherebbe consumo di suolo da sottrarre ad altre attività. Se da una parte è evidente che la soluzione di collocare i pannelli sui tetti delle case sia a ‘impatto zero’ in tema di suolo, dall’altra oggi la tecnologia consente di mantenere il doppio uso dei terreni.

“L’esempio concreto è quello di Pomarico, in provincia di Matera, dove stiamo per realizzare un impianto che utilizza moduli bifacciali, che riescono a trasformare l’energia non solo dei raggi diretti ma anche di quelli riflessi. E il fatto che sul terreno ci sia l’erba consente per esempio ai pastori di continuare a utilizzarli per le loro greggi”. Il modo più innovativo e vantaggioso di sfruttare l’energia solare, oggi, è attraverso le comunità energetiche, “realizzabili grazie a una direttiva della Comunità europea del 2018” spiega Romeo, che con Fotovoltaica Srl sostiene il progetto ad Amendolara, piccolo comune in provincia di Cosenza, dove l’azienda ha già realizzato un parco fotovoltaico da 2 megawatt con il quale sono coperte le esigenze energetiche di uffici pubblici e scuole del Comune. Entrare a far parte di una comunità energetica è una scelta vantaggiosa non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale, poiché si opta per l’uso di una fonte di energia green, ma anche da quello economico e sociale, poiché l’energia accumulata dagli impianti installati sui tetti delle case dei cittadini se non viene autoconsumata dalla singola famiglia è messa a disposizione della comunità prima di essere immessa nella rete, dove il Gestore dei servizi elettrici la remunera a prezzo bassissimo. E l’operazione, oggi, risulta ancora più conveniente poiché è possibile accedere a contributi statali ed europei, a cui Fotovoltaica aggiunge un ulteriore vantaggio. “I privati hanno diritto a un incentivo fiscale pari al 50% della spesa che si recupera in dieci anni e che noi riusciamo a prendere attraverso lo sconto in fattura – spiega Romeo – La cifra restante dovrebbe essere fornita dal singolo cittadino, ma per accelerare questo processo abbiamo deciso di finanziarla noi prendendo in cambio la gestione e la manutenzione della comunità energetica nei 20 anni successivi”. E non sfugge il peso sociale dell’iniziativa. “L’elemento centrale è la condivisione, che induce il singolo a superare la propria sfera privata e a pensare in termini di comunità” sottolinea Antonello Ciminelli, sindaco di Amendolara, che guarda al Comune come ad un esempio di “cosa significhi credere nelle proprie idee e nei progetti realizzati da persone che vogliono davvero dare qualcosa al territorio in cui vivono”.

 

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