Tra i migliori vini di Italia da oltre tremila anni: Fabio Borrega narra dei suoi premiati vini del Salento.

I vini del Salento vantano antichissimi apprezzamenti, sin dai tempi dei Greci (prima) e dei Romani (poi) i salentini producono vini apprezzati ovunque, grazie ad ataviche arti agricole, ad un clima soleggiato da sempre e la vicinanza del mare con i suoi indiscussi influssi sulla chimica naturale dell’aria e dei terreni di questa zona geografica.

Orazio parlava già di questa terra definendola “dove più lunga è primavera, il cielo miti inverni concede e (il vino) Aulone caro al fecondo Bacco” riferendosi all’antico vino, “avo” dell’odierno Primitivo.

L’allora prestigioso agronomo Marco Terenzio Varrone, nel I secolo a.C., parla di “un particolare sistema di sostegno dei vitigni messo a punto nel Salento ed attuato mediante la legatura dei tralci con corde”, un metodo abbastanza simile a quello usato tuttora da alcune imprese vinicole salentine. Tra queste spicca in questi anni Borrega Vini, piccola e prestigiosa Cantina Salentina che vanta già diversi premi per le 4 etichette che produce da circa dieci anni, con vigneti che superano anche i 70 anni.

“Il sano rapporto Uomo/Natura è fondamentale per il buon vino, oggi come allora – è il pensiero di Fabio Borrega riferendosi agli 11 ettari di vitigni biologici gestiti dalla sua famiglia – ogni anno la Natura esprime il suo volere e la sua forza dominante sulle piante e i loro frutti, l’uomo con rispetto ed amore alterna azioni ad assecondamenti affinché il frutto di quei frutti sia degno del “nettare degli Dèi” tanto decantato dai poeti.”

“Per volgere a suo vantaggio questa annuale “danza rituale” con la Natura – prosegue Borrega –  l’Uomo ha dovuto far sua l’esperienza di millenni e tesoro di come nascono i vini migliori.”

Così alla appassionata opera del Viticoltore e del Vinificatore si è aggiunto nei tempi quella dell’Alchimista dei vini: l’Enologo.

In linea con la tradizione artigianale di Borrega Vini è stato fondamentale l’incontro tra Fabio e lo stimato enologo Michele Schifone, a lui sono affidate in ogni annata la cura e la valutazione della microbiologia, dell’equilibrio organolettico e delle caratteristiche sensoriali delle 4 etichette Borrega.

Da questa appassionata e rispettosa sinergia tra uomini e Natura, ecco le 4 etichette del Salento di Borrega Vini.

PINAMONTI – PRIMITIVO di MANDURIA DOP – da Vitigno 100% primitivo di Manduria

Premio “Musica è Vino”2019 – Giuria Internazionale (membri giuria Grand Prix di Bruxelles) presieduta da Enzo Scivetti.

MARICÒ – NEGROAMARO SALENTO IGP – da Vitigno 100% Negroamaro

Premio “VinoWay” 2020 – Concorso Nazionale inserimenti in App (VinoWay)

JOCELYNE – ROSATO DI NEGROAMARO IGP – da Vitigno 100% Negroamaro

LUNA DECIMA – FIANO SALENTO IGP – da Vitigno 100% Fiano Salento

Premio “Musica è Vino” 2019 – Giuria Internazionale (membri giuria Grand Prix di Bruxelles)

A questo punto il già citato Orazio probabilmente ripeterebbe:

“Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con libero piede.”  (Orazio)

 

Photo credit: Luca Furlanut

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