Un impegno per la sostenibilità: la Confagricoltura Umbria firma il Patto nella Giornata Mondiale delle Api. Rossi: “Non esiste dualismo tra agricoltura ed ambiente”

E’ stato scelto un giorno simbolico, la Giornata Mondiale delle Api, per sottolineare un patto di sostenibilità al quale ha aderito Confagricoltura Umbria che ha colto lo spirito della Giunta regionale dell’Umbria. Il 20 maggio è infatti una giornata di festa dell’agricoltura, la prima a godere del contributo degli insetti impollinatori e la prima a salvaguardarli. La Giornata Mondiale delle Api – ricorda Confagricoltura – deve essere infatti l’occasione per agevolare e consolidare il ruolo che apicoltori e agricoltori per primi operano in concreto ogni giorno, aiutando l’ape mellifera e gli impollinatori a ritrovare la loro naturale collocazione in tutte le aziende agricole italiane.
Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, durante la firma del patto con l’assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni e le altre associazioni del mondo agricolo umbro ha sottolineato “l’impegno dell’organizzazione a garantire la sostenibilità ambientale e sociale ma soprattutto economica, perché salvaguardando quest’ultima non si produce solo benessere ma anche risorse per garantire le altre declinazioni”.
Già nel contributo dell’Organizzazione alla definizione della linee umbre per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza le declinazioni specifiche del settore sono state poste per un uso adeguato delle risorse, la diffusione delle innovazioni che consentono di svolgere un agricoltura efficiente e moderna e compatibile, nel corso della definizione delle misure compatibili con gli obiettivi del New Generation EU da adottare per il periodo transitorio 2021 e 2022 Confagricoltura ha anche proposto una modifica alla misura 8 del PSR per sviluppare attività concrete per salvaguardare e favorire il pascolamento delle api nelle aree marginali.
“Non esiste dualismo tra agricoltura ed ambiente – ha detto Rossi – e grazie all’istituzione del tavolo tecnico scientifico si potranno accelerare i processi di valutazione della sostenibilità agricola e sviluppare quelle innovazioni di processo atte a proseguire il cammino verso una agricoltura sempre più virtuosa”.
Ricorda ancora Rossi che l’Umbria è già un’eccellenza, con oltre la metà della superficie coltivata gestita con metodologie sostenibili certificate: biologico ed agricoltura integrata.
E che “un’altra larghissima parte della regione – prosegue Rossi – sia coperta da boschi e pascoli, anch’essi gestiti in gran parte da agricoltori, questo a rimarcare che il settore si prende cura dell’ambiente”.
Con piena fiducia in un approccio tecnico e scientifico, Confagricoltura è convinta che gli indirizzi tecnici che verranno via via prescritti al settore “dovranno tener conto delle migliori tecniche disponibili e sostenibili, chiedendo impegni agli agricoltori senza mortificare la loro capacità di impresa”. “Gli agricoltori sono i primi interessati per identificare eventuali problemi, lavorare per adottare soluzioni laddove essi possono portare un contributo ma, comunque, fermi a chiedere che eventuali cause di minaccia all’ambiente di altra origine non vengano attribuite al settore” ha infine concluso Rossi.

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