Linea Vita Informa, esperti in campo per dare soluzioni alternative per una nuova cultura della sicurezza sul lavoro

La cronaca recente riaccende i riflettori – mediatici soprattutto – sugli incidenti mortali sul lavoro che rimettono al centro l’importanza di favorire una cultura della sicurezza e un principio di responsabilità condivisa da parte di aziende ed enti pubblici. «Purtroppo, siamo di fronte a una storia che sembra non trovare mai fine e che si ripete in modo costante ogni giorno – lo dice Giancarlo Vitali, Coordinatore Nazionale di Linea Vita Informa, Comitato Tecnico Scientifico autonomo e indipendente con sede a Bergamo e impegnato nella promozione sociale della cultura sulla sicurezza, della prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro, nello specifico da quelli in quota e negli spazi confinati -. Le parti sociali e gli organi preposti ripetono in continuazione quanto sia importante la formazione dei lavoratori ma è giusto porci nuove riflessioni operative. Penso alla necessità di introdurre una “regia gestione sicurezza” che coinvolga tutta la filiera progettuale della sicurezza, in un’ottica di continuità informativa e nel segno del coordinamento cantieristico o dei lavori».

Nella consapevolezza che la conoscenza e l’analisi di soluzioni valide in funzione di tutte le continue innovazioni scientifiche e tecnologiche disponibili associate a corsi di aggiornamento per gli addetti legati alle nuove norme e alle nuove tecnologie possano essere la ricetta per curare il fenomeno, ma è necessario prevenire nuovi incidenti mortali se vogliamo debellare una piaga sociale come le morti sul lavoro. La proposta di Linea Vita Informa è quella di «tenere una linea editoriale al servizio della comunità per un’educazione al consumo e dare un supporto tecnico a HSE, Rspp, CSP, CSE – conclude vitali – Come Comitato vogliamo fornire una consulenza tecnico-operativa  a committenti, imprese e progettisti: la responsabilità nasce nel far capire che il datore di lavoro per le scelte, per le valutazioni, per tutti i requisiti essenziali necessari per la sicurezza, è chiamato a coinvolgere tutte quelle persone con un preciso ruolo cantieristico-aziendale  ,che gli addetti ai lavori devono essere in possesso di specifiche competenze professionali». «Solo in questo modo – conclude Vitali – si può instaurare il rapporto di autorevolezza e responsabilità, elementi essenziali per combattere un fenomeno che sembra non trovi soluzione».

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