Vendere il proprio immobile rapidamente, a un prezzo congruo e senza intoppi, è il desiderio di tutti coloro che si affacciano sul mercato immobiliare per presentare, da privato o attraverso un’agenzia, la propria casa a un potenziale acquirente. Tuttavia ancora molti venditori non attribuiscono grande importanza all’aspetto estetico della propria abitazione, cioè al modo in cui si presenta agli occhi del compratore. Niente di più sbagliato, come ci spiega Maurizio Nocera, da un decennio fondatore e titolare del gruppo immobiliare Il Ghetto, realtà consolidata che opera nella zona di Ferrara, Modena e Bologna attraverso le sue diverse filiali e i numerosi professionisti che vi collaborano.
Il metodo, nato negli Stati Uniti, è una tecnica consolidata che dà ottimi risultati, tanto che Maurizio Nocera ha creato un servizio ad hoc che offre gratuitamente ai propri clienti. «La nostra offerta è gratuita ed è figlia di quella politica di trasparenza che da sempre ci contraddistingue. Il nostro servizio per la clientela si compone di tre prestazioni: l’home staging vero e proprio, il servizio fotografico e il video marketing immobiliare, realizzati da professionisti del settore. La nostra home stager analizza le planimetrie e prepara il progetto degli ambienti, stabilendo dove verranno collocati i mobili, gli accessori, i complementi d’arredo; i fotografi, invece, sanno come valorizzare al meglio gli spazi domestici».
Il fai da te in questo campo è alquanto complesso e risulta anche oneroso. «È molto complicato per un privato attrezzare ex-novo uno spazio vuoto o abbellire un ambiente domestico, prima di tutto perché i complementi di arredo, anche se di cartone, hanno dei costi importanti e, secondariamente, perché avvalersi dei servizi di un home stager privato può essere alquanto costoso. Se, invece, si decide di affidarsi a un’agenzia che propone questo servizio è bene fare sempre molta attenzione alle spese “nascoste”: per l’immobiliare questo servizio ha un importo piuttosto alto, quindi non è raro che molte agenzie cerchino di far ricadere sul cliente il costo, magari aumentando le provvigioni».