Passare per la tangenziale di Modena? Può essere contravvenzione sicura nonostante il tachigrafo. Per “Ruote Libere”: “Verificare quell’autovelox”.

Un argomento da Jene quello capitato ad un camionista che si è visto multare per ben tre volte in un anno per velocità eccessiva nonostante che la sua strumentazione di bordo indicasse che tutto era regolare. “Ruote Libere” e per essa la portavoce Cinzia Franchini può significare tante cose: “Quello che è accaduto a una nota azienda di autotrasporto della provincia modenese ha dell’incredibile, ma allo stesso tempo è una vicenda che può accomunare tanti altri autotrasportatori ed è la dimostrazione di una stortura nel rapporto stesso di fiducia che dovrebbe legare gli imprenditori (e i cittadini in genere) e l’amministrazione locale”.
A parlare è la portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini. “La prima multa è stata verbalizzata a novembre 2020. In quel caso il velox fisso posizionato all’altezza dell’uscita 6 della tangenziale Carducci a Modena, rilevò per l’autocarro di proprietà di una nota azienda di autotrasporto modenese una velocità di 97 chilometri orari. Risultato: 138 euro di multa se pagati entro 5 giorni e 3 punti decurtati dalla patente. L’autista del camion era certo di non aver superato il limite, anche perché come noto, i mezzi oltre le 12 tonnellate hanno un limitatore di velocità a bordo che impedisce loro di superare, tolleranza inclusa, i 90 km all’ora. In più sui mezzi pesanti è obbligatoriamente installata una sorta di “scatola nera” che registra in tempo reale la velocita del mezzo – spiega Cinzia Franchini -. In quel caso la multa, a causa delle complicanze legate al Covid, venne comunque pagata. Dopo pochi mesi però il fatto si è ripetuto. Sempre lo stesso velox registrò su un camion della medesima azienda una velocità superiore ai 90 all’ora; anche in questo caso il cronotachigrafo certificava come il mezzo non avesse mai superato i 70, ma a fronte del ricorso, il Giudice di Pace confermò la sanzione, aggravata per la seconda volta, dalla decurtazione di 3 punti sulla patente di guida. Ebbene, pochi giorni fa la terza multa, rilevata per l’ennesima volta dal medesimo velox di via Carducci. In quest’ultima occasione però oltre al cronotachigrafo (peraltro appena revisionato come da foto allegata) anche il sistema satellitare che l’azienda ha fatto collegare al mezzo, dimostra che su tutta la tangenziale e quindi anche in quel tratto il 2 aprile alle ore 13e44, data e ora rilevata dal velox, il camion non ha mai superato il limite consentito dei 70 km/h rimanendo oltretutto sempre al di sotto (foto allegate) di tale soglia”.
“A questo punto viene da chiedersi come possa l’amministrazione comunale non prendere atto dell’anomalia del Velox e verificare il possibile difetto dello strumento che probabilmente confonde la velocità del camion con quella di un’auto in quel momento in sorpasso. Del resto le ipotesi sono due: o si immagina che l’imprenditore possa modificare i dati del cronotachigrafo, peraltro confutati dallo stesso sistema satellitare (e parliamo di una ipotesi gravissima che costituisce un reato penale essendo uno strumento piombato e non manomissibile), oppure si prende atto della anomalia del velox – chiude Cinzia Franchini -. Quello che è intollerabile è che a pagare siano i cittadini, in questo caso, gli autotrasportatori. Chiediamo dunque vengano eseguite velocemente verifiche scrupolose e, se confermato l’errore dello strumento, che la sanzione venga immediatamente annullata e vengano rimborsate le precedenti multe, con le dovute scuse all’azienda coinvolta. In un periodo come questo ulteriori vessazioni a carico di una categoria penalizzata e dimenticata dalle istituzioni, sono ingiustificabili”.

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