L’intreccio tra leggi regionali e quelle nazionali nel campo della assistenza nel periodo della pandemia, stava creando ostacoli alle richieste di aiuto da parte dei cittadini, particolarmente necessarie in tempo di covid. E per tagliare ogni vincolo inutile l’assessora Roda Barone non ha esitato a modificare una legge regionale rendendola così perfettamente funzionale alle necessità attuali.
“In seguito all’approvazione della legge regionale 12 del 2020, la Giunta ha erogato e destinato ai Comuni pugliesi circa 10 milioni di euro. Nel corso dei primi mesi di attuazione dell’intervento – spiega Barone – è stata rilevata una criticità cui si intende porre rimedio con il disegno di legge, esaminato oggi in Commissione e che poi dovrà passare in Consiglio regionale, ovvero la difficoltà di attuazione del provvedimento in ragione della non cumulabilità dell’intervento previsto con altri interventi stabiliti dalla norma nazionale. Un vincolo che si è rivelato poco adatto ad individuare le emergenze e ad intervenire a sostegno dei potenziali beneficiari viste le numerose misure adottate nel tempo dal governo nazionale. Per questo molti cittadini raggiunti da misure nazionali di sostegno al reddito, pur restando in una situazione di grave crisi economica, si sono trovati nell’impossibilità di ricevere questo ulteriore sostegno al reddito. Un dato confermato anche dall’Anci Puglia, che ha effettuato un monitoraggio delle misure citate. Le modifiche contenute nel disegno di legge tendono a migliorare la legge, da un lato ampliando la platea dei beneficiari, dando la priorità ai nuclei familiari che non hanno beneficiato di altre misure, ma non escludendo gli altri, che pur beneficiando di misure di sostegno, risultino ancora in gravi condizioni di crisi e necessitino di ulteriori interventi di sostegno urgente. La seconda modifica invece vuole agevolare quei Comuni che, per problemi organizzativi e amministrativi, risultino in difficoltà rispetto all’attuazione di questa misura e decidano di usare le risorse nel quadro della cornice più ampia degli interventi di contrasto alla povertà già attivati con i Piani Sociali di Zona, delegando la gestione della misura all’ambito”.

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