Associazione Nazionale Tributaristi Lapet: “No ai beni strumentali nel fatturato, rottamazione più ampia, riordino dei termini di scadenza delle proroghe”

No ai beni strumentali nel fatturato, rottamazione più ampia, riordino dei termini di scadenza delle proroghe: sono alcune delle osservazioni che la Lapet porrà in audizione domani, 8 aprile 2021, presso le commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato sul decreto sostegni.

“L’invito a presentare le nostre osservazioni conferma la disponibilità al dialogo ed al confronto dell’attuale governo e del Parlamento” ha commentato il presidente nazionale Roberto Falcone, che coadiuvato da Riccardo Bizzarri coordinatore del centro studi dell’Associazione sarà audito in videoconferenza.

Secondo i tributaristi la norma, per quanto riguarda gli aspetti fiscali, nel complesso è positiva ed apprezzabile, anche se alcuni interventi appaiono eccessivamente timidi. “Era, per esempio, necessario prevedere un’istanza per accedere al contributo al fondo perduto?” si chiede Falcone. L’istanza, sebbene richieda ben pochi dati, sono comunque informazioni già in possesso dell’amministrazione finanziaria.

Roberto Falcone

Per ciò che attiene,poi,il concorso delle cessioni di beni strumentali alla determinazione del fatturato, secondo i tributaristi è una misura che penalizza sia gli imprenditori, che invece di essere sostenuti sonostati costretti a dismettere l’attività ed i relativi beni strumentali, sia quelli che hanno rinnovato i beni strumentali e dunque hanno ceduto quelli obsoleti, che invece andrebbero incentivati. Ed ancora sullo stralcio delle partite di ruolo sul quale gli operatori economici riponevano molte attese anche alla luce delle richieste pervenute in questo senso dall’agenzia delle entrate, a ben vedere tuttavia tali richieste erano esclusivamente rivolte ad un intervento che consentisse di rendere più efficiente la macchina della riscossione, non certo a proteggere la liquidità residua delle imprese.

“Proporremo, quindi, che in sede di conversione sia possibile intervenire con un provvedimento di più ampio respiro a beneficio anche dei contribuenti” ha annunciato Falcone. La Lapet accoglie invece con favore il differimento dell’introduzione dei precompilati iva ed auspica che si tratti del preludio ad una loro definitiva abolizione, anche alla luce del sostanziale fallimento del 730 precompilato.

“Deve infine riconoscersi la sensibilità dimostrata dal Governo nel disporre le ulteriori proroghe contenute del decreto sostegni. – torna a ribadire il Presidente. Tuttavia, nel procedimento di conversione o con un provvedimento dedicato, è necessario provvedere al riordino delle scadenze, per evitare ingorghi che, anche dal punto di vista pratico, renderebbero difficile l’adempimento degli obblighi”.

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