Uno sciopero per il contratto. L’agitazione degli addetti alla logistica è stata pressoché totale. La Filt Cgil dell’Umbria: “Abbiamo lavorato senza sosta nella pandemia, ora vogliamo un contratto giusto”

Quando c’è stato da dare una mano al Paese non si sono tirati indietro. Così che gli operatori della logistica, hanno lavorato indefessamente durante la pandemia per fare arrivare le merci in ogni angolo dell’Italia. Ora si sono fermati con uno sciopero per rivendicare le loro esigenze, per chiedere il nuovo contratto di lavoro. Uno sciopero che ha visto una adesione quasi plebiscitaria, anche parchè il “tavolo” di discussione si è rotto ed il contratto deve arrivare da ben quindici mesi.
Lo sciopero è stato accompagnato da un presidio, tenuto presso la sede della Sda di Corciano, vicino a Perugia, al quale hanno preso parte molte lavoratrici e lavoratori per testimoniare la loro determinazione a conquistare un contratto giusto. “Nell’ultimo anno di pandemia non ci siamo fermati un attimo – hanno detto – lavorando anche 12-13 ore al giorno. Ma mentre le aziende si sono arricchite e hanno moltiplicato i profitti, a noi non viene riconosciuto un aumento dignitoso e nemmeno i diritti che ci spettano”.
Tra le richieste alla base dello sciopero c’è anche quella di stabilizzare il numerosissimo personale precario che orbita nel settore: “Con questa grande dimostrazione di forza e compattezza – afferma Ivano Bruschi, della Filt Cgil Umbria – lavoratrici e lavoratori respingono le richieste irricevibili di parte datoriale, avanzate nella prima fase di trattativa. Tra queste la precarizzazione del mercato del lavoro, l’abolizione degli scatti di anzianità, la riduzione delle giornate di ferie e permessi retribuiti, l’abolizione del pagamento delle festività, l’impoverimento della clausola sociale messa a garanzia dell’occupazione e del reddito ed il rifiuto di adeguati riconoscimenti salariali”.
Al presidio organizzato dalla Filt Cgil dell’Umbria hanno preso parte anche il segretario generale della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia, e quello della Cgil regionale dell’Umbria, Vincenzo Sgalla: “In questo anno tutti si sono resi conto di quanto il vostro lavoro sia essenziale – ha detto Sgalla, intervenendo al presidio – e allora a maggior ragione la vostra battaglia per avere diritti, e soprattutto rispetto, è sacrosanta e avrete sempre la Cgil al vostro fianco”.

 

Exit mobile version